Motta contro i gestori delle discoteche: “Rispettate le regole e andatevene a fanc*lo”

Motta dice la sua, e lo fa senza peli sulla lingua

Motta
Francesco Motta nel video de "La nostra ultima canzone". Credits: MottaVEVO / YouTube
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Forte e senza peli sulla lingua la posizione di Francesco motta in seguito alla chiusura delle discoteche

Francesco Motta è uno dei primi ad intervenire in maniera forte sulla recente decisione istituzionale di chiudere sale da ballo e discoteche. Questo, come sapete, a causa di una allarmante risalita dei contagi da Coronavirus.

La misura preventiva è stata presa con l’intento di evitare un secondo lockdown. Come cioè quello che ci ha tenuti tutti in casa da metà marzo a metà maggio 2020, con conseguenze per l’economia e per la società certo non trascurabili.

In seguito all’adozione di questa misura polemiche sono esplose un po’ ovunque. C’è chi parla di un danno ingiusto arrecato all’economia del settore. E c’è chi accusa i gestori dei locali di non aver rispettato le regole, mettendo in pericolo tutti.

Proprio tra questi ultimi sembra schierarsi appunto Francesco Motta. Apprezzatissimo cantautore della scena “indie” italiana, concorrente a Sanremo e per moti voce di una generazione con il suo famoso album La fine dei vent’anni (2016).

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Motta rimarca come il mondo della musica strumentale dal vivo si sia dovuto fermare per mesi. Questo mentre i gestori di club hanno continuato dj set ed esibizioni pagando in nero (dice lui) e provocando stragi ancora prima del virus.

Un insieme di osservazioni che assumono molto la forma di uno sfogo, culminante in un invito piuttosto esplicito: “Andatevene affanculo e rispettate le regole come tutti”. Lo sfogo di un artista in una situazione complicata e frustrante.

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