Come già accaduto con i film di genere thriller, ogni volta che Quentin Tarantino consiglia, bisogna solo prendere appunti. Adesso è il turno dei film cult, ossia quei film che (definizione Wikipedia) diventano una vera e propria icona sociale, al netto dei scarsi mezzi produttivi.
Ecco quindi che troviamo tanti film che vanno dall’exploitation fino al genere italiano, passando ovviamente per il cinema orientale di uno come Takeshi Kitano. Vediamo insieme quali sono i migliori 10 film cult preferiti di Quentin Tarantino.
Coffy, Jack Hill, 1973
Il film che diede vita al blaxploitation, consacrando Pam Grier come star assoluta del genere. Non a caso, Tarantino la volle nel suo Jackie Brown, film che omaggia e cita proprio il menzionato genere, seppur riletto in chiave tarantiniana. Il film racconta una storia di vendetta personale da parte di Coffy e verso tutti gli spacciatori che incontra. Inutile dire che ci sarà tanta violenza.
Bande à Part, Jean-Luc Godard, 1964
Capolavoro di Godard e della Nouvelle Vague, il film è stato fonte di ispirazione per Pulp Fiction, insieme ad Otto e Mezzo di Fellini, per ciò che concerne la scena del ballo. Inoltre, il titolo del film ha dato anche origine ad una delle case di produzione di Tarantino stesso, A Band Apart. In questo film, Anna Karina, insieme ad Arthur e Franz, progettano una rapina che avrà risvolti abbastanza particolari, per usare un eufemismo.
In attesa del film firmato Manetti Bros., sul finire degli anni Sessanta, Mario Bava portò sul grande schermo questa piccola perla accompagnata dalle meravigliose musiche di Ennio Morricone. Oltre ai capolavori gialli firmati Bava, il regista diresse questo film ampiamente ispirato ad un’icona del fumetto italiano, Diabolik, per l’appunto.
Thriller: A Cruel Picture, Bo Arne Vibenus, 1973
Un genere che ha da sempre interessato Quentin Tarantino è proprio quello del rape & revenge. Di titoli così ce ne sono a iosa ma questo forse è quello meno conosciuto e tra i più particolari. Nonché fonte di ispirazione per uno dei personaggi più belli e cattivi, quello di Elle Driver in Kill Bill. L’innocenza di Madeleine è sparita dopo qualche anno dalla sua nascita. Inizierà così un percorso che la porterà a vendicarsi brutalmente di chi ha abusato di lei.
Sonatine, Takeshi Kitano, 1993
Acclamato al 46° Festival di Cannes, il capolavoro di Kitano fu fortemente voluto da Tarantino, al punto che lo distribuì lui stesso nei cinema americani. Sonatine appartiene al filone degli Yakuza Movie, seppur abbastanza atipico. Dopo un tradimento, Murakawa e altri suoi compagni si nascondono in attesa della loro inevitabile fine su una spiaggia. Il tempo sembra essersi fermato, per loro, ma la fine sembra ormai essere ogni giorno più vicina.