Un altro grande artista si esprime contro Cancel Culture e le esigenze della censura contemporanea
Quello di Nick Cave è solo l’ultimo di una serie di nomi di importanti artisti e personaggi dello spettacolo che si sono espressi contro Cancel Culture. Trattasi naturalmente della contemporanea tendenza al politically correct assoluto.
“Il rifiuto di Cancel Culture di affrontare idee sconfortanti ha un effetto asfissiante sull’anima della società”. Così scrive l’artista sui suoi Red Hand Files, il diario online da lui aggiornato regolarmente con nuovi pensieri e riflessioni.
“La creatività è un atto che può scontrarsi con alcune delle nostre credenze più fondamentali. E nel farlo porta avanti nuove e fresche maniere di vedere il mondo. Questa è la funzione e la gloria dell’arte e delle idee“.
“Una forza che trova il suo senso nella cancellazione di queste difficili idee intralcia lo spirito creativo della società e va a colpire la complessa e diversificata natura della sua cultura”.
In seguito Cave riconosce che la società è “in transizione”, ma pone anche una domanda provocatoria: che cosa si è disposti a sacrificare in favore di una società più equa? Ossia: fino a che punto spingersi?
Una domanda che in parecchi si sono posti, specie in tempi difficili e turbolenti come questi. Ma una cosa è certa: pur avendo l’umiltà di non fornire una risposta, Nick Cave si dimostra ancora una volta uno dei pochi a poter capire qual è la domanda.