Un semplice esperimento per capire la potenza del CD-ROM che ora trova una seconda vita tutta da gustare. Stiamo parlando di Steven Spielberg’s Director’s Chair, un videogame degli anni 90 che vedeva la presenza di Quentin Tarantino, oltre che quella del grandissimo Spielberg.
Un videogame in FMV (Full Motion Video) in cui veniva fornito uno sguardo alla produzione di un film. Pubblicato nel 1996 da Knowledge Adventure in sinergia con la Dreamworks, questo gioco interattivo vedeva la presenza di molte star, tra cui anche Jennifer Aniston e Sean Penn.
Passato in sordina fin troppo rapidamente, lo sviluppatore del gioco in questione, Paolo Pedercini, ha condiviso sui canali social alcuni estratti. Dandogli di fatto una seconda vita come movie-game, dove è stato compiuto un misterioso omicidio. Quentin Tarantino è il possibile colpevole, un semplice autista che Jennifer Aniston dovrà scagionare.
Pedercini racconta anche l’intento che vi era dietro questo videogame. Nello specifico, l’ambizione di voler creare un simulatore di produzione di un film. Passo dopo passo, guidati da Steven Spielberg.
Sfortunatamente, secondo lo sviluppatore, il videogame era troppo realistico e la creatività dell’utente era soffocata da questo eccessivo realismo forzato. Scelte fin troppo limitate, esattamente come Bandersnatch, l’episodio interattivo di Black Mirror. Con i dovuti paragoni del caso, ovviamente.
The original game, Steven Spielberg’s Director’s Chair, was an awkward but ambitious film-making simulation, in which Spielberg coached you from pre-production to premiere. It was meant to inspire a new generation of directors… pic.twitter.com/OUxOVIkw4m
Il video pubblicato su Twitter mostra un giovane Tarantino in chiaro over-acting, come se fosse uscito dall’episodio finale di Four Rooms. E nel più classico stallo alla messicana, come da tradizione tarantiniana, come potrete vedere voi stessi nel video qui in calce all’articolo.
📽️New(ish) Release Steven Spielberg’s Director’s Choices
An interactive movie made with bootlegged footage from a terrible ’90s CD-ROM.
