3°) Tu vedi più lontano di me – Giuseppe Il Re dei Sogni, 2000
Sul gradino più basso del podio abbiamo deciso di premiare uno dei primi lavori della storia DreamWorks, Giuseppe Il Re dei Sogni ed il brano più intenso e significativo contenuto nel film.
Stiamo parlando di quando il nostro protagonista ricorda in un accoratissimo brano cantato da Roberto Stafoggia, la sua vita come schiavo, partendo da quando fu venduto dai fratellastri gelosi dei suoi privilegi fino al presente quando il nostro protagonista è intento a piantare un albero.
Giuseppe instaura durante la canzone un intenso dialogo con Dio che è in grado di vedere il futuro più di lui stesso che riesce a prevedere alcuni eventi attraverso i sogni.
Il figlio di Giacobbe dunque si abbandona totalmente alla Divinità che ha scelto per lui quella vita irta di problemi e sacrifici nonostante le intenzioni di Giuseppe fossero le più nobili. Una delle prove canore migliori di questa classifica; pochi dubbi a riguardo.
2°) Ascoltaci – Il Principe d’Egitto, 1998
Questo è sicuramente uno dei brani più potenti dell’intera filmografia DreamWorks ed è posto all’inizio della storia.
Ofra Haza, che canta anche nella versione originale, dà voce a Jocabel, madre di Mosè, che per salvare il suo figlio ancora neonato dall’eccidio degli Egiziani, decide di lasciarlo sul Nilo in una cesta di vimini.
La melodia, scritta da Hans Zimmer, è quella di una classica Ninna Nanna con la quale la mamma dà addio al suo piccolo e chiede al Fiume di ascoltarla e di condurre il neonato in un luogo dove sarà al sicuro.
La dolcezza della voce di Haza, in contrasto con le immagini che vediamo sullo schermo, nelle quali la cesta rischia più volte di cappottarsi o finire mangiata dai coccodrilli ci porta pienamente dentro alla storia e ci fa sentire il dolore di una madre che comprende che quello è l’unico modo, sebbene pericolosissimo, di salvare suo figlio.
Il brano è posto dopo la presentazione della condizione degli schiavi ebrei che stanno costruendo le piramidi che ci viene mostrato con una musica decisamente più potente, fatta di tamburi, schiocchi di frusta e i cori degli ebrei che chiedono aiuto a Dio.
Tutto ciò che capiamo dei suoi pensieri ci viene dalle sue splendide espressioni e dalla colonna sonora che ci porta direttamente nella mente dell’animale. Nella versione italiana, la voce Blues e potentissima di Zucchero si fonde perfettamente con Spirit, creando un connubio che raramente si è visto in altri film.
In questo brano, uno dei più iconici dell’intera pellicola, l’equino è stato catturato e deve essere domato. Ma lui è un cavallo selvaggio, uno spirito libero, non si fa domare.
Mentre su schermo vediamo decine di fantini venire inesorabilmente disarcionati da Spirit che ride di gusto nel farlo e nel mettere paura agli umani che non riescono a prendergli le misure, la musica esplode.
Una canzone così significativa, divertente, ben cantata e amalgamata perfettamente alle immagini a schermo non poteva che trovarsi sulla cima della nostra classifica.
In Spirit infatti la musica funge da personaggio al pari se non più di molti modelli tridimensionali che sia avvicendano nel film. Non potevamo che premiarlo col primo posto.
Levati di torno, è meglio per te!
Cosa ne pensate della nostra Classifica? Siete d’accordo con noi? Quali brano avreste preferito? Fateci sapere la vostra, come sempre, nei commenti.