Impossibile non citare quello che è un vero capolavoro horror che ha segnato intere generazioni nonché il cinema esoterico in generale.
Molto anche grazie a Il Demonio, diretto anni prima da Brunello Rondi. Tuttavia, salvo alcune scene, Friedkin sposta il centro dell’attenzione sul realismo del fantastico.
Più precisamente, il regista racconta con estrema veridicità un esorcismo, affascinato da un fatto di cronaca che lesse da giovane e dal libro omonimo di Blatty.
E così, sedutosi dietro la macchina da presa, Friedkin inizia a mostrare il processo di purificazione compiuto da Regan, con uno stile inconfondibile e che si insinuerà di prepotenza nella storia del cinema.
Lo Squalo, Steven Spielberg, 1975
Un film la cui colonna sonora è divenuta icona, terrorizzando ancora oggi con quelle sue inquietanti note. Un vero capolavoro diretto da Steven Spielberg che racconta l’orrore della natura, di un “mostro” realmente esistente che vive secondo le sue leggi. Anche quando invade il mondo umano.
La perfetta regia di Spielberg racconta una storia legata alle paure primordiali che tocca varie tematiche sociali. Il tutto, terrorizzando lo spettatore, creando una tensione costante che rimarrà impressa nella memoria.
Lo Squalo ha dato vita a tantissimi altri film di stampo survival che hanno come antagonisti un mostro della natura, e non solamente di genere horror.
Suspiria, Dario Argento, 1977
Un horror esoterico che ha ridefinito un intero immaginario. Usare poche righe per descrivere l’importanza di Suspiria è a dir poco riduttivo. Si è scritto tanto a riguardo e ancora c’è da scrivere su un film come questo. Vero capolavoro di Dario Argento.
La fotografia di Tovoli, la regia di Argento. Un connubio che ha riscritto le regole visive dell’horror e alle quali si rifanno film come The Neon Demon di Nicolas W. Refn. Non da meno, anche le musiche perfette de Goblin come grande ciliegina su una torta horror che terrorizza ancora oggi.
Cannibal Holocaust, Ruggero Deodato, 1980
Tra i sottogeneri più importanti dell’horror contemporaneo, impossibile non menzionare i found footage e i mockumentary.
Andando indietro nel tempo, vediamo come il primo esempio di film horror girato in POV (acronimo di Point of View), o in soggettiva che dir si voglia, è proprio questo cannibal movie italiano che scatenò molte polemiche per il suo essere estremamente cruento.
Da lì in poi, quasi vent’anni dopo, arrivò Blair Witch Project a riportare in auge un genere che trova pieno compimento proprio oggi. Anche grazie ad una tecnologia più abbordabile.
Infiniti esempi di film amatoriali e non che vedono nella soggettiva il loro compimento estetico. Si pensi, ad esempio, a The Visit di Shymalan o ai due meravigliosi Creep. Film che esistono grazie al nostro Deodato.
Continua a seguirci su LaScimmiaPensa.com per altre news ed approfondimenti!