L’horror è da sempre un genere molto apprezzato dagli appassionati di cinema. Almeno da quelli non impressionabili. Tuttavia, il brivido che riesce a regalare ha sempre esercitato un certo fascino sullo spettatore. E nei secoli, questo fascino rimane immutato, anche grazie a film di genere importantissimi.
Film seminali che hanno gettato nuove basi per filoni, aprendo nuovi spazi e nuove idee. L’horror è un genere che non morirà mai. Basti pensare a Ho Camminato Con Uno Zombie e a La Notte dei Morti Viventi.
Capolavori che hanno dato vita agli zombie movie, per fare un esempio. Vediamo quali sono i dieci horror più importanti nella storia del cinema in ordine cronologico.
Il Golem – Come Venne Al Mondo, Carl Boese & Paul Wegener, 1920
Terzo ed unico film sopravvissuto sulla leggenda del Golem. I due antecedenti, datati 1915 e 1917 sono andati perduti nel tempo. Rimane quindi questo il primo lungometraggio dell’orrore mai prodotto nella storia del cinema, escludendo il “corto” Le Manor Du Diable di George Méliés.
Il primo esempio non poteva che appartenere alla categoria dei mostri, con un film su una leggenda ebraica che approfondiremo più avanti con una rubrica ad hoc. In pieno espressionismo, ecco quindi il via all’amato genere horror.
Non è certo un caso che sia proprio questo movimento artistico a sancire la nascita del menzionato genere, dove le scenografie distorte e allucinate venivano sempre (o quasi) accompagnate da contenuti molto particolari con tematiche legate a mostri e sovrannaturale. Come vedremo nel prossimo esempio.
Il Gabinetto del Dottor Caligari, Robert Wiene, 1920
Un classico sia dell’horror che del cinema espressionista. Ancor più de Il Golem, questo film sfrutta una scenografia completamente distorta per mettere in scena la tematica del doppio in chiave orrorifica.
Un film in sei atti che racconta una storia di ossessione, con tanto di plot twist finale che non sveleremo.
Sogno e psicanalisi in un film che ha segnato la storia del cinema nonché dell’horror stesso, facendo da apripista per molti altri film, anche a noi contemporanei. Come nel caso dei vampiri al cinema.
Che gli anni Venti del cinema siano stati seminali per l’horror tutto è ormai cosa chiara e palese. Nonostante le beghe produttive legate ai diritti d’autore circa la figura del vampiro, Nosferatu rimane uno dei primissimi esempi di messa in scena “vampiresca“.
Attingendo a piene mani dal Dracula scritto da Bram Stoker, Murnau dà luce ad un film che inquieta ancora oggi. Anche per via di alcune leggende legate proprio al vampiro in questione, interpretato da Max Schreck, attore di cui si sapeva ben poco all’epoca. Al punto che molti pensavano che fosse un vero vampiro.
Al netto di voci e dicerie, Nosferatu rimane uno dei film più importanti nonché tra i primi fatti sulla figura del vampiro. Molti anni dopo, Werner Herzog ne fece anche un remake con Kinski nei panni del Conte Orlock.