Disponibile su Netflix, Milf, commedia sexy francese tutta al femminile diretta da Axelle Laffont che è anche protagonista di questo sgangherato film. Davvero pochi i lati positivi visto che si scade in un trash involontario che peggiora di volta in volta. Seppur ben lontani dal fardello di 365 Giorni, anche questo film si trova inspiegabilmente tra le tendenze del mese.
Milf, la trama
Tre amiche sulla soglia dei cinquant’anni fanno un viaggio sulla Costa Azzurra per riconciliarsi con un recente passato fatto di abbandoni. Una volta arrivate, le tre protagoniste cederanno alle attenzioni di altrettanti giovani attratti da queste tre Milf, acronimo di “mother I like (to) fuck“. Tradotto, madre che mi scoperei.
Si parte sin da subito, ancor prima dei titoli d’apertura, con una gag che rappresenta l’emblema di un anglicismo ormai sdoganato almeno nel linguaggio social: cringe. Che tradotto significa più o meno “imbarazzante“. Tre donne, tre amiche, ognuna con un problema sulle spalle, che mentre guidano vengono fermate dalla polizia. Il motivo? Durante un sorpasso in autostrada, la regista-protagonista mostra il suo seno come rivendicazione di non si sa bene cosa.
Tornare giovani per qualche giorno, per aiutare la neo vedova a staccarsi dal passato e svuotare la casa al mare che tanto le ricorda il defunto marito. All’utile va unito il dilettevole. Non lasciatevi ingannare da queste premesse, anche interessanti per certi aspetti.
In Milf non c’è una cosa che riesca a funzionare a modo. Il che è anche un peccato, dal momento che i francesi hanno dimostrato di essere ampiamente capaci quando si parla di commedia. Non è questo il caso. Dramma, erotismo e comedy non riescono a trovare un armonia tra loro, nemmeno nel ritmo.
Andando in ordine, le parti drammatiche risultano costantemente fuori luogo rispetto al contesto in cui vengono inserite. Suscita un certo imbarazzo vedere un contrasto così netto tra la vedova che dorme depressa per terra in salotto e le due amiche ubriache che la deridono in maniera goffa e silenziosa.
Il problema principale è infatti la scelta dei tempi delle gag rispetto il grande calderone che accoglie questi tre generi. Sullo sfondo, inutile dirlo, aleggia la differenza di età e sentimento tra passato e presente, in un costante conflitto generazionale e non. Idee e spunti che proprio a causa di questo ritmo mal gestito non riescono ad arrivare a compimento, soffocando anche la caratterizzazione delle protagoniste. Cosa a dir poco fondamentale visti gli intendi del film.
La commedia francese farebbe bene a viaggiare su altri lidi, lasciando la parte “sexy” a chi magari è più capace a gestirla. Altrimenti il risultato è questo, uno scadente calderone in cui dramma, commedia e erotismo si scontrano senza mai armonizzarsi e scadendo in situazioni involontariamente trash.