Kanye West è ormai a ruota libera: il suo primo comizio in South Carolina, tenutosi ieri, si è risolto nel caos
Kanye West è in corsa. O almeno, così sembra. Sul palco del suo primo comizio ufficiale come candidato presidente degli Stati Uniti (candidatura che tra l’altro non si è ancora capito se sia effettuabile o meno), Kanye si è scatenato.
Il rapper si è presentato con indosso un giubbotto anti-proiettile, e con i capelli rasati in modo da formare la parola 2020. Da lì, è partito in quarta ad affrontare argomenti diversissimi con toni da predicatore gospel.
Parlando infatti senza microfono, come in chiesa, West ha discusso di: teologia, senzatetto, potere corporativo, aborto, religione e… acustica nelle sale.
Tra una convinzione (di certo non originale) che la marijuana dovrebbe essere libera e legale, e una sorta di preghiera coinvolgente la storia di come “Dio” avrebbe salvato la vita di sua figlia (che Kim Kardashian non voleva avere), la serata è proseguita nel totale delirio.
Le perle: Kanye vorrebbe che ogni donna che ha un bambino avesse un milione di dollari. L’abolizionista Harriet Tubmannon liberò realmente gli schiavi nel diciannovesimo secolo.
L’aborto si può consentire, purché massimo sostegno finanziario sia concesso alle donne che invece decidono di avere un bambino (vedi sopra). E così via, tra ovvie difficoltà di ascolto e visibilio di massa in puro stile americano.
Il “comizio” si è rivelato quindi, non sorprendentemente, più una sorta di enorme celebrazione del candidato West. Con una folla acclamante il rapper ha esposto le proprie argomentazioni come proclami, sempre appigliandosi alla sicura ancora della religione, che per gli americani è sempre la corda più sensibile.
In tutto questo, a Kanye occorrono 10.000 firme entro oggi a mezzogiorno (qui alle sei di pomeriggio) per essere eleggibile in South Carolina. Ce la farà? Se volete apprezzare tutto l’intervento, troverete di seguito il video: