Cosa succede quando il TG1 si butta nella pop culture senza passare dal via
Difficile pensare, in Italia, ad un telegiornale più serioso del TG1. Un TG istituzionale, naturalmente, che manca spesso di cogliere il punto quando si tratta di “gioventù”. Proprio per questo la storica trasmissione cerca periodicamente, probabilmente su indicazioni redazionali, di occuparsi di argomenti “giovani”. Come per esempio annunciare a sorpresa l’uscita del nuovo singolo deiBTS, per poi smentire il tutto, nell’edizione successiva, con un servizio sul sempreverde Vasco.
Il servizio che vedete qui sotto è un altro ottimo esempio. Si parte da una notizia scientifica, di carattere serio e pure interessante, per poi infilare in sequenza una serie di riferimenti pop con poca coerenza. Il tipo di contenuti che sembrano ritrarre solo una vaga idea di quelli che, secondo una concezione generale, dovrebbero essere i gusti medi del giovane consumatore.
In un testo lungo e fantasioso, la speaker si ritrova ad avventurarsi in ragionamenti altamente concettuali. In realtà sembra trattarsi della classica diluizione, richiesta sempre in ambito giornalistico quando la notizia da dare è troppo breve ed essenziale. Probabilmente la news originale necessitava di essere un po’ allungata. Oppure, semplicemente, si tratta di un tentativo di “ringiovanimento” mal riuscito.
Fatto sta che si passa senza troppe pretese dall’anime White Cat Project: Zero Chronicle, tratto dall’omonimo gioco di ruolo giapponese, al “mondo di Warcraft”, che è in realtà il film del 2016 tratto dal videogioco e diretto daDuncan Jones. Le citazioni sarebbero anche belle e interessanti, se fossero organizzate con più criterio e inserite in un contesto di approfondimento dedicato, e non occasionale come questo.