Un anno fa lo scrittore Andrea Camilleri, all’epoca novantatreenne, si arrese alle conseguenze di un malore dovuto a complicazioni cardiorespiratorie: lo scrittore siciliano morì il 17 Luglio 2019, lasciando un grande vuoto nel cuore di coloro che si erano appassionati al suo stile di scrittura, ma anche alla sua creazione più famosa, il commissario Montalbano.
Oggi, in occasione dell’anniversario della sua morte, la casa editrice Sellerio ha rilasciato Riccardino, il capitolo finale della saga dedicata al famoso commissario che, proprio come il suo autore, prende commiato dalle folle che lo hanno tanto amato.
Riccardino arriva in libreria con una storia incredibile alle spalle: venne infatti completato nel 2005 da Andrea Camilleri che lo consegnò al suo editore con la ferma volontà di vederlo pubblicato quando fosse arrivato il momento di mettere un punto alla storia di Montalbano. All’epoca lo scrittore aveva ottanta anni e per sua stessa ammissione disse di sentirsi stanco.
Stava cominciando ad avere quei problemi di vista che poi lo avrebbero spinto a dettare le sue storie: e sebbene quella stanchezza parve scomparire quando Andrea Camilleri dimostrò di avere ancora molto da dire e da scrivere, Riccardino è rimasto in attesa fino al 2016, quando lo scrittore lo ha ripreso in mano per rimaneggiarlo dal punto di vista linguistico.
La trama dell’ultima avventura di Montalbano non fu cambiata rispetto alla prima stesura del 2005, ma Andrea Camilleri scelse di intervenire sulla lingua: e, come voluto da Camilleri, l’addio di Montalbano arriva in libreria in un’edizione speciale, che contiene la prima stesura e quella definitiva.
In questo modo il lettore potrà testimoniare l’evoluzione e l’invenzione di una lingua che ha cooperato a rendere Andrea Camilleri uno dei più grandi scrittori italiani del Novecento, di cui non si smetterà mai di piangere la scomparsa.
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