Mia Khalifa e il popolare studio pornografico Bang Bros in mezzo alle polemiche sui retroscena dell’industria a luci rosse
Com’è noto Mia Khalifa, popolarissima pornostar attiva a metà dello scorso decennio, ha lasciato presto l’industria del porno nonostante il suo nome fosse uno dei favoriti in tutti i motori di ricerca.
In quel periodo, la Khalifa aveva firmato un contratto con lo studio Bang Bros, con il quale però a quanto pare le cose non erano andate benissimo. Pentita dell’esperienza, l’attrice se ne era andata dopo due sole settimane.
Complici anche le polemiche per il suo uso, nelle “performance”, della hijab, il velo tipicamente utilizzato per vestire dalle donne musulmane, la Khalifa si è detta scontenta del suo impiego.
L’attrice ha asserito di aver guadagnato “solo” dodicimila dollari in seguito alla sua collaborazione con Bang Bros, troppo poco rispetto a quanto ci si sarebbe aspettato per una performer con il suo “pedigree”.
“Non abbiamo altra scelta che rispondere”
Ora, lo studio della Florida ha deciso di ribattere colpo su colpo alle accuse della Khalifa:
“Anche se Mia lancia accuse, dichiarazioni e insinuazioni, abbiamo cercato di stare in silenzio e di farle avere il suo spazio pubblicitario senza rispondere” dicono i rappresentanti di Bang Bros “Mia ha preso in nostro silenzio come un via libera non solo per continuare, ma per intensificare le sue false dichiarazioni.”
Quindi Bang Bros ha postato un video su Instagram (lo potete vedere qui sopra), iniziando a smentire varie delle “falsità” asserite dall’ex-pornostar.
Emerge quindi che lei sarebbe stata pagata non dodicimila dollari, ma 178.000. Inoltre, non avrebbe lavorato nel porno “solo per tre mesi”, come ha sempre sostenuto, ma per un periodo ben più ampio, tra il 2014 e il 2017.
Per ora si tratta solo di una parola contro l’altra, senza prove che diano ragione ad uno dei due contendenti. Come finirà?
Fonte: Know Your Meme
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