In chiusura della nostra classifica, non possiamo non citare il più controverso tra i film di fantascienza dell’ultimo decennio. Parliamo naturalmente di Interstellar, film Sci-Fi firmato da Christopher Nolan nel 2014. Un’opera fortemente divisiva, capace di spaccare letteralmente il pubblico in 2 opposte fazioni, composte da grandi estimatori o feroci detrattori.
Dark e Interstellar condividono lo stesso principio di base: “l’amore è l’unica cosa che trascende il tempo e lo spazio“. Il film evoca anche tutti i fondamentali topos della Science Fiction: buchi neri, viaggi interspaziali, paradossi temporali e la scoperta di una realtà penta-dimensionale.
Il film di Christopher Nolan immagina un’umanità giunta ormai sull’orlo della fine. L’uomo ha devastato il pianeta, consumato tutte le sue risorse. Per questo, la NASA decide di inviare l’astronave Endurance alla ricerca di nuovi pianeti, che possano ospitare la razza umana. Ma la navicella si troverà accidentalmente ad attraversare un wormhole, ovvero un cunicolo spazio-temporale, in grado di condurre direttamente in un’altra galassia.
L’equipaggio dell’Endurance, guidato da Joseph Cooper (Matthew McConaughey), parte con la consapevolezza che potrebbe trattarsi di una missione suicida. Una volta attraversato il buco nero, denominato Gargantua, si accorgeranno infatti dell’enorme differenza fra il tempo terrestre e quello della nuova dimensione.
Una volta giunti su Saturno, una sola ora corrisponderà a 7 anni sul pianeta terra. Se pure potrebbe significare non rivedere mai più i propri cari, Cooper e gli altri astronauti scelgono di proseguire questa missione, da cui dipende la sopravvivenza di tutto il genere umano.
Per qualcuno, Interstellar è l’unico degno erede di 2001: Odissea nello spazio, il capolavoro diretto da Stanley Kubrick nel 1968. Sul fronte opposto, un gran numero di detrattori liquida invece il film di Nolan come un’opera irrimediabilmente didascalica, prevedibile e perfino melensa.
Resta solo una certezza. Ovvero, come sia impossibile parlare oggi di cinema di Fantascienza senza fare i conti con Interstellar. Un film che, volenti o nolenti, non lascia mai indifferenti.
Arrival di Dennis Villeneuve (2016)
Chiudiamo questa Top Ten, dedicata ai fan e gli innamorati della serie Dark, con il primo e unico film che non parli espressamente di viaggi nel tempo.
Arrival di Dennis Villeneuve cerca la quadratura del cerchio tra altri 2 grandi temi del cinema di Fantascienza: l’incontro con una razza aliena, e la capacità di prevedere gli eventi futuri.
Impossibile addentrarci nei dettagli della trama senza rovinare la visione del film. Vi basti sapere che nei primi piani di Amy Adams, professoressa universitaria e linguista di fama internazionale, scelta dall’esercito americano per provare a decifrare il linguaggio alieno, ritroverete la dolente dolcezza di molte inquadrature di Dark, la serie che ha saputo imporsi come una nuova pietra miliare nella storia della Fantascienza.
Per altre news, recensioni e approfondimenti continua a seguirci su La Scimmia Pensa.com