Dark si inserisce nella grande tradizione della Fantascienza, in particolare nel filone distopico e post-apocalittico. Eccovi allora una Top Ten di film che sapranno restituirvi le stesse atmosfere, e la stessa angosciosa concezione ciclica del tempo.
Capolavori Sci-Fi che non raccontano semplicemente di viaggi nel tempo, ma riservano una particolare attenzione ai loop spazio-temporali, dove un singolo individuo è costretto a rivivere la stessa realtà ancora e ancora, nel disperato tentativo di riscrivere il corso della Storia.
L’esercito delle 12 scimmie di Terry Gilliam (1995)
Tra le pietre miliari dei film di Fantascienza ambientati in un futuro distopico, c’è L’esercito delle 12 scimmie diTerry Gilliam. Un film allucinato, che assume il punto di vista del protagonista, imbottito di psicofarmaci, costantemente braccato, proiettato o meglio sbattuto violentemente attraverso lo spazio e il tempo.
Siamo nel 2035 e al detenuto James Cole (Bruce Willis) viene offerta la grazia in cambio di una pericolosa missione indietro nel tempo. L’umanità è ormai praticamente estinta e i superstiti sono costretti a vivere nel sottosuolo.
Nel 1996 un virus, diffuso forse da un gruppo di eco terroristi, capitanati da Jeffrey Goines (Brad Pitt), ha ucciso il 99% della popolazione mondiale. Il suo compito sarà allora sventare l’attentato e trovare l’antidoto a questo virus letale.
Se avete amato le 3 stagioni di Dark, non perdetevi questo delirante capolavoro firmato Terry Gilliam.
2046 di Wong Kar Wai (2004)
Il segreto del successo della serie Dark si nasconde forse nella perfetta quadratura fra Science Fiction e grande tradizione del Melodramma tedesco. Vi consigliamo allora un film di Fantascienza decisamene anomalo, melanconico e intensamente poetico: 2046 di Wong Kar Wai.
Con 2046 il registra chiude la trilogia iniziata con Days of being wild (1991) e In the Mood for Love (2000), suo capolavoro indiscusso. Il film è tecnicamente il sequel di In The Mood for Love, virato nei toni rarefatti e criptici di un’opera Sci-Fi.
2046 è al tempo stesso una data, il titolo di un romanzo e il numero di una stanza d’albergo. Siamo nel 1966 e il Signor Chow (Chen Chang) torna a Hong Kong nella disperata ricerca del suo amore perduto, Su Li-Zhen (Maggie Cheung).
Lo scrittore la cercherà inutilmente attraverso il sesso con altre donne, poi tra le pagine del suo nuovo romanzo, ambientato nel 2046. Un futuro distopico, popolato di anime che non provano più dolore. Una dimensione da cui nessuno ha mai fatto ritorno, tranne lo stesso Chow.
Nella stanza 2046, già protagonista di In the Mood for Love, Chow crederà poi di ritrovare la sua Su Li-Zhen, che si sdoppia in realtà in 2 nuove figure femminili: la figlia del proprietario dell’albergo, perdutamente innamorata di un altro, e una prostituta, che invece è innamorata di lui.
Wong Kar Wai moltiplica i piani del racconto tra realtà e ricordo, presente e futuro, ossessione e sogno, raccontando così come un’intera esistenza possa restare intrappolata in un istante, nell’eterna nostalgia di un amore impossibile.