La terza e conclusiva stagione di Dark è stata caricata su Netflix a fine giugno, per dare ai tanti spettatori di questa bellissima serie tedesca la possibilità di sbrogliare il bandolo della matassa e scoprire quali fossero i misteri che ruotavano intorno alla cittadina di Winden e ai personaggi che la popolano.
Come è ormai noto, la serie ruota intorno ad un modo fatto di paradossi quantistici e intrecci familiari e di discendenza talmente intricati da rendere necessario anche la creazione di un sito che aiutasse il pubblico a barcamenarsi tra tutti i legami che si dispiegano nell’arco di vari salti temporali.
Sebbene Dark abbia condotto la storia ad un finale coerente e struggente al tempo stesso, questo non significa che tutte le domande hanno trovato una loro risposta. Uno dei grandi punti interrogativi ruota intorno all’occhio di Torben Wöller, il personaggio interpretato da Leopold Hornung.
Va da sé che l’articolo che segue contiene spoiler per tutti coloro che non abbiano concluso la visione di tutte e tre le stagioni di Dark.
Torben Wöller, arco temporale 2019-2020
Wöller è un personaggio che conosciamo subito, nella prima stagione. A differenza di molti altri personaggi, Wöller fa parte solo della linea temporale che inizia nel 2019 e arriva al 2020, data dell’Apocalisse le cui conseguenze verranno affrontate proprio all’interno della terza stagione.
Wöller fa parte della polizia di Winden e molto spesso collabora con Charlotte Doppler al corso di molte indagini, la prima delle quali è naturalmente quella che riguarda la scomparsa di Mikkel Nielsen. Si occuperà anche di ricerche inerenti i bambini scomparsi nel corso degli ultimi quindici anni e otterrà il mandato per indagare sulla Centrale Nucleare di Winden.
Il poliziotto, però, lavora anche per Aleksander Tiedemann. Quando Hannah Kahnwald, la mamma di Jonas, ricatta Aleksander per spingerlo a distruggere la vita dell’amante Ulrich, Aleksander si rivolgerà proprio a Wöllern per ottenere informazioni.
Wöller è il fratello di Bernadette, la donna transgender con cui ha una relazione Peter, il marito di Charlotte, che all’inizio ha problemi ad accettare la propria omosessualità.
Torben Wöller, nel 2019 del mondo di Adam, appare con una garza che gli copre l’occhio sinistro e che lascia intravedere anche una ferita sul naso. Nel 2020, invece, l’occhio è coperto da una benda scura. Tuttavia l’incidente che ha portato all’utilizzo della benda, rimane senza risposta. Quando il detective Clausen gli chiede che cosa gli sia successo, Wöller non è a suo agio nel dare risposta e racconta di qualcosa avvenuto l’estate precedente.
Nel 2020, dopop l’Apocalisse, quando Peter e Elizabeth controllano le fotografie di coloro che hanno perso la vita nella tragedia, il volto di Wöller viene inquadrato in primo piano e viene mostrata la cicatrice che gli deturpa l’occhio.
Alla fine della terza stagione, nel Mondo Originale, Torben Wöller è il compagno di Hannah ed è in attesa di un figlio. Ancora una volta gli viene posta la domanda su cosa gli sia successo all’occhio, ma prima che l’uomo abbia il tempo di rispondere, la luce salta e il discorso viene interrotto. Un vero e proprio coup de theatre da parte degli autori di Dark, che hanno voluto giocare sulla curiosità degli spettatori.
Che cosa potrebbe essere successo? Teorie sull’occhio di Wöller
Una delle prime teorie che hanno cominciato a circolare sull’occhio di Wöller era il fatto che la benda fosse stata utilizzata dagli autori per nascondere un’eterocromia che l’avrebbe subito condotto alla discendenza di Egon e, soprattutto, di Claudia che, appunto, aveva gli occhi di due colori.
Tuttavia la terza stagione, in cui nel mondo di Hannah Wöller appare senza benda (ma senza un braccio), il suo sguardo non presenta alcun indizio di eterocromia, e dunque la teoria è naufragata.
Secondo un’altra teoria, Wöller è stato vittima di un incidente mentre proteggeva la sorella. Dal momento che Bernadette è una prostituta transgender, molti spettatori hanno ipotizzato che il poliziotto sia rimasto ferito da qualche cliente.
Il fatto è che gli autori di Dark si sono divertiti moltissimo a depistare gli spettatori – e lo dimostra la strizzatina d’occhio nel finale di serie -, spingendoli a concentrarsi su dettagli che sembravano mandare ad altre verità e che alla fine si sono rivelati essere vicoli ciechi.
“Ciò che sappiamo è una goccia”
Quello che ci rimane da Dark è al consapevolezza – ripetuta più volte nel corso della serie – che è impossibile conoscere ogni cosa. Nella serie viene esplicitamente detto che Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo è un oceano.
Gli autori di Dark ,dunque, sono rimasti fedeli a quello che era il loro intento o, meglio, il messaggio che hanno voluto mandare con questo gioco di dualismi, specchi e paradossi. Allo spettatore è stato lasciato intendere sin dall’inizio che la possibilità di conoscere ogni aspetto della verità era pressoché impossibile, perché la verità esiste e non esiste al tempo stesso, con nel paradosso del Gatto di Schrödinger.
Dark ci vuole insegnare che ci sono molte cose che non potremo mai conoscere, un oceano di informazioni che ci viene precluso e Wöller forse rappresenta il personaggio sulle cui spalle è stato caricato questo messaggio.
Come era già accaduto nei primi anni duemila con Lost, la seria tedesca di Netflix non vuole porre l’attenzione sui mille segreti che non verranno svelati, ma su come le scelte personali così come le relazioni che si instaurano sulla base di quello che decidiamo sono capaci di cambiare il destino.
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