Beavis and Butt-Head affrontano a testa alta la Z Gen con due nuovissime stagioni della storica serie
C’è un fenomeno degli anni ’90 che ancora oggi, a distanza di quasi tre decadi, conserva intatta tutta la propria potenza satirica e culturale. Parliamo ovviamente di Beavis e Butt-Head. Due adolescenti senza cervello, un divano, famiglie assenti sostituite da una televisione sempre accesa (di solito su MTV). Il ritratto di una generazione, cioè dei più giovani esemplari della Generazione X (gli odierni quarantenni). Giovani che all’epoca si affacciavano, in pieno stile anni ’90, su nichilismo, mancanza di valori e intrattenimento senza spessore.
Cosa che, per contro, non si può dire dello show stesso, ideato dal genio di Mike Judge (King of the Hills, Silicon Valley), che dà anche la voce ai due protagonisti. I primi episodi della serie, proseguiti dal 1993 al 1997 per sette stagioni, sono state accompagnate anche da un film (Beavis and Butt-Head Do America, 1996) e da un’ottava stagione, uscita nel 2011. La risonanza della serie è sempre stata notevole. I due se le sono date anche in Celebrity Deathmatch, sono comparsi in un video dei Red Hot Chili Peppers (Love Rollercoaster, 1996) e sono stati citati anche da I Simpson (episodio 10×06, D’oh-in’ in the Wind, 1998).
“Sono Cornholio, voglio C.I. per la mia caghemus!”
Comedy Central ha infatti ordinato due nuove stagioni della serie, per le quali non si hanno ancora però data d’uscita o altri dettagli. Si sa solo che dietro ci sarà sempre il creatore Mike Judge, e che i nuovi episodi si indirizzeranno, come quelli relativi a Daria, verso la Generazione Z (i nati tra fine anni ’90 e prima metà anni ’00). L’esperimento avrà successo? Riusciranno i “giovani” a capire Beavis e Butt-Head? Ma soprattutto: riusciranno Beavis e Butt-Head, di nuovo, a capire i giovani?