Il prossimo settembre arriverà su Netflix, come noto, Enola Holmes, il film che vedrà come protagonisti Millie Bobby Brown e Henry Cavill e che racconterà le avventure della giovane sorella di Sherlock Holmes, geniale investigatore nato dalla mente di Sir Arthur Conan Doyle. Tuttavia gli eredi del grande scrittore britannico, rappresentato dalla Conan Doyle Estate, hanno deciso di fare causa sia al gigante dello streaming che a Nancy Springer, l’autrice dei libri basati su Enola Holmes, usciti tra il 2006 e il 2010 e che sono la base per la sceneggiatura del film. Sebbene nel 2014 la Conan Doyle Estate avesse perso quasi la totalità dei diritti su Sherlock Holmes, rendendolo personaggio di pubblico dominio, alcuni elementi originali delle storie scritte tra il 1923 e il 1927 sarebbero ancora coperti da copyright.
In sostanza, siccome nel periodo di pubblicazione delle “Storie Protette”, Arthur Conan Doyle aveva appeno perso suo figlio Arthur Alleyne Kingsley durante la Prima Guerra Mondiale, lo scrittore decise che Sherlock Holmes, fino a quel momento personaggio dotato di una sublime mente razionale ma essendo una persona decisamente poco empatica, avrebbe dovuto sviluppare maggiori emozioni umane.