Anche South Park colpita dalla censura, stavolta per ragioni legate alle credenze islamiche
Che South Park sia una delle serie più dissacranti, provocatorie ed incontrollabili di sempre, si sa. Da quasi trent’anni la serie animata di Matt Parker e Trey Stone seguita ad attaccare tutto e tutti, senza porsi alcun problema di rispetto nei confronti della sensibilità di chiunque. Chi segue South Park, ma anche chi ha guardato solo qualche episodio, lo sa bene: la sacrosanta libertà di parola e di espressione, soprattutto negli Stati Uniti, non può e non deve trovare limite. Però i tempi sono cambiati, o meglio, stanno cambiando: la morte di George Floyd e le proteste che ne sono seguite hanno scatenato una caccia al contenuto offensivo, che ha colpito anche film, come Via col vento, serie tv come Little Britain e Scrubs, nomi di vie, come Penny Lane, statue e monumenti, e così via.
L’ultimo “imputato” è appunto South Park, e l’accusa in particolare è semplice: l’aver rappresentato Maometto (Mohammed), il profeta considerato originatore, nel 622 d.C., della fede islamica. Fede che, molto semplicemente, nei suoi dogmi più tradizionale prevede il divieto di rappresentazione figurata del profeta stesso e delle altre figure importanti della religione. Maometto è stato rappresentato in cinque differenti episodi di South Park. Nella quinta stagione, in “Super Best Friends”; nella stagione quattordici, in “200” e “201“; e nella stagione 10, negli episodi “Cartoon Wars, pt. 1 e 2“. I primi tre di questi erano già stati rimossi da Hulu, e anche tolti dal sito della serie. Ora HBO Max ha deciso di rimuoverli tutti quanti (anche se gli ultimi due sono ancora visibili sul sito). Come proseguirà la vicenda?