Film diretto e prodotto dal regista Frank Darabont con protagonista Tom Hanks, Il miglio verde è un classico intramontabile. Scopriamone insieme alcune curiosità
Nonostante sia stato apprezzato come adattamento cinematografico, il film presenta numerose differenze con il romanzo Il miglio verde di Stephen King. Un esempio è l’anno in cui ambientato. Infatti la storia di Paul è ambientata nel 1935, mentre nel libro è ambientata nel 1932. Nel film manca totalmente il personaggio di Brad Dolan, il malvagio inserviente della casa di riposo che perseguita Paul. Il personaggio di Burt Hammersmith, con cui Paul va a parlare dopo che John Coffey lo ha guarito, nel film è il suo avvocato difensore, mentre nel libro è un giornalista che ha scritto alcuni articoli sul processo.
Durante il film Paul Edgecombe non spiega come mai sia così sicuro che John Coffey sia innocente perché è stata eliminata la sequenza della scarpa. Nel libro infatti Paul dimostra che Coffey non sa annodare un laccio e quindi non avrebbe potuto riannodare il cartoccio del suo pranzo dopo aver nutrito Bowser e quindi non avrebbe potuto uccidere le bambine.
7 Un film spirituale
A differenza della maggior parte dei film basati sui romanzi di Stephen King, come per esempio Shining o It, ne Il miglio verdeil sovrannaturale non diventa mai horror ma è inteso solamente in chiave positiva, quasi spirituale. Infatti le scene in cui John Coffey assorbe ed espelle il male delle altre persone sono molto forti e allo stesso tempo molto emozionanti. Il sovrannaturale è quindi la parte buona dell’intero film, a differenza della cattiveria umana di cui sono capaci, per esempio, le guardie penitenziarie.
8 Invecchiare è difficile
L’attore che interpreta Paul anziano all’inizio del film non è Tom Hanks, ma è Dabbs Greer, attore famoso per il ruolo del prete ne La casa nella prateria. Inizialmente doveva essere Hanks a interpretare il proprio personaggio quando aveva 108 anni. Vennero fatte diverse prove di make-up per rendere l’attore più anziano ma nessuna di essa fu convincente, quindi si decise per Greer. Il miglio verde è stato l’ultimo film di Greer, che morì nel 2007.
Per interpretare la guardia carceraria Paul Edgecombe, Tom Hanks non dovette fare alcun tipo di esercizio fisico, anzi. Ha dovuto infatti ingrassare il più possibile: “Non ho fatto alcun esercizio fisico. Ho cercato di rimanere il più grosso possibile”. In seguito però l’attore statunitense ha dovuto invece perdere molti chili per interpretare il protagonista del film Cast Away.
10 Un successo senza precedenti
Il miglio verde ha avuto un successo straordinario, ricevendo critiche positive sia dal pubblico sia dagli addetti ai lavori. I critici si lamentarono solamente per la lunghezza eccessiva del film. Infatti la pellicola, dura 189 minuti, più di tre ore! Al botteghino però ebbe un successo senza precedenti. Il film incassò 138 milioni in Nord America, mentre all’estero 153 milioni. E’ infatti il più clamoroso successo nazionale e internazionale mai realizzato da una storia di Stephen King.
Il miglio verde ha ottenuto anche 4 nomination agli Oscar: miglior film, miglior sceneggiatura non originale, miglior attore non protagonista a Michael Clarke Duncan e miglior sonoro, oltre a una nomination ai Golden Globe.
11 Errori e anacronismi
Ne Il miglio verde ci sono numerosi anacronismi. Per esempio il film è ambientato negli anni ‘30. Nel carcere il tempo viene scandito da un grosso orologio al quarzo, ma questo tipo di orologio è un’invenzione che arriverà alla fine degli anni ‘60, quindi non potevano esistere nel 1935, anno in cui è ambientato il film. Anche l’uso della sedia elettrica, come strumento per la pena capitale, verrà introdotto soltanto nel 1941 nello stato della Louisiana.
Altri errori si possono trovare nella scena in cui Melinda Moores dona la propria catenina con S. Cristoforo a John Coffey. Quando era al collo di Melinda aveva una lunghezza normale che faceva presupporre che al gigante buono non potesse andare. Mentre una volta al collo di Coffey è diventata lunghissima come per magia. Un altro errore è il fatto che nel film i detenuti portano la cintura come parte integrante della divisa carceraria. Nella realtà i prigionieri durante la carcerazione non dispongono né di cintura né di lacci per le scarpe, per timore che vi si possano impiccare o che facciano del male a se stessi o ad altri.
12 Riferimenti
Nella serie televisiva Good Omens (qui la nostra recensione), con protagonisti Michael Sheen e David Tennant, è presente un omaggio a Il miglio verde. Infatti, di fronte alla libreria di Aziraphale c’è una caffetteria con il nome di “Jon Coffee” per omaggiare il personaggio interpretato da Michael Clarke Duncan, molto amato da Micheal Ralph, production designer della serie.
Anche nel film Scream 4 c’è un riferimento al film prodotto e diretto da Frank Darabont: tra le numerose locandine che appaiano nel film infatti compare anche quella de Il miglio verde.
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