Oggi, 15 giugno, finalmente i cinema riapriranno, con tutte le cautele del caso. La disputa tra il Governo e l’ANEC si è chiusa nel migliore dei modi con l’ottenimento da parte degli esercenti della libertĂ di sedere in sala senza tenera obbligatoriamente la mascherina indosso per tutto il tempo della proiezione. Tuttavia, la ripartenza sarĂ estremamente graduale. Si stima che nella prima giornata di riapertura, solamente il 10% del totale delle sale riaprirĂ . Ad annunciare queste cifre è stato Francesco Rutelli, presidente dell’ANEC, durante un intervento a Uno Mattina, su RAI 1.
Oggi circa 4000 cinema riapriranno in tutta Italia. Riapriranno con gradualitĂ e con delle precauzioni, che negli ultimi giorni sono state rese meno complicate – ha spiegato Rutelli – Oggi possiamo calcolare che un 10% circa delle sale riapriranno e che nelle prossime settimane via via riapriranno tutte. Si riscoprirĂ la normalitĂ di andare al cinema
Col proseguo dell’intervista, l’uomo ha poi parlato delle ripercussioni che il Coronavirus avrĂ sull’industria del cinema in Italia e di come sia fondamentale che la produzione di prodotti nostrani riparta il prima possibile.
Le ripercussioni del Coronavirus sono gravi. Ma dobbiamo muoverci con l’ottimismo che è proprio degli italiani e con la prudenza che abbiamo imparato ad esercitare. Sappiamo che un certo numero di sale rischieranno di non riaprire piĂ¹ ma soprattutto il problema numero uno riguarda le produzioni. Io mi auguro davvero che arrivino in questi giorni da parte del governo le risposte attese per quanto riguarda le garanzie in materia assicurativa e i sostegni (non parliamo di cifre enormi) che permettano di far ripartire la produzione.
Infine Rutelli ha anche parlato del Festival del Cinema di Venezia che, come sappiamo, avrĂ luogo normalmente il prossimo settembre.
Avremo Venezia. All’inizio di settembre sarĂ il primo appuntamento di una ripresa internazionale, perchĂ© Venezia è la piĂ¹ grande e la piĂ¹ antica mostra dell’arte cinematografica e molto benvoluta nel mondo. Quindi ci sono segnali di ottimismo. Ma attenzione se le produzioni e i set non ripartissero con le dovute garanzie, davvero l’Italia rischierebbe di rimanere indietro e di avere un enorme danno economico per un settore che garantisce il lavoro ad alcune centinaia di migliaia di persone. E lo abbiamo visto in tv quante migliaia di film e serie sono stati visti dagli italiani in queste settimane difficili. Un accompagnamento prezioso che ha dimostrato la qualitĂ dei nostri prodotti
Cosa ne pensate delle parole di Rutelli? Andrete al cinema giĂ oggi? Fatecelo sapere nei commenti.
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