Scompare Dennis O’Neil, storico fumettista: a lui si devono il revival di Batman e Joker negli anni ’70, la serie The Dark Knight e l’Arkham Asylum
Quello di Dennis O’Neil è uno dei nomi portanti della storia del fumetto nel ‘900. Pur avendo lavorato anche alla Marvel, come assistente di Stan Lee, il nome del fumettista recentemente scomparso è legato soprattutto al suo lavoro con la DC Comics. Il suo contributo principale consiste nell’aver ridato vita alla figura di Batman, e contestualmente anche a quella di Joker, in seguito alla serie televisiva degli anni ’60. La serie, con protagonisti Adam West e Burt Ward (e spesso Cesar Romero nel ruolo di Joker) è oggi un cult, ma all’epoca aveva notevolmente “ridicolizzato” l’immagine dell’uomo pipistrello. Negli anni ’70, invece, Dennis O’Neil provvedette a re-immaginare il supereroe, richiamandosi alle origini “oscure” e più “dark” decise per lui inizialmente da Bill Finger e Bob Kane.
Un Batman gotico, violento e misterioso, che pone in gran parte le basi per il Batman odierno. Non a caso, O’Neil ha contribuito a creare anche l’Arkham Asylum, che compare per la prima volta in una storia del 1974. Si parla del celebre istituto psichiatrico e prigione per super-criminali; che, da solo, rappresenta un po’ il simbolo di tutta la follia dei “cattivi” DC, Joker in primis. In seguito O’Neil si è dedicato a tantissimi altri progetti nel mondo del fumetto. Tra questi: la supervisione della serie The Dark Knight durante gli anni ’90; la versione fumetto del film di Tim Burton del 1989; e il lavoro sui personaggi di Green Lantern e Green Arrow, sempre da lui riportati in auge durante gli anni ’70. L’autore è morto, per cause naturali, all’età di 81 anni. Una piccola curiosità: era nato nel 1939, in maggio, nello stesso mese del debutto di Batman nel numero 27 di Detective Comics.