Questa sera andrà in onda, alle 21.21 su Canale 5, una delle pellicole più rappresentative del genere rom com, le commedie sentimentali: Notting Hill. La pellicola, che vedeva come protagonisti Hugh Grant e Julia Roberts è uscita al cinema nell’ormai lontanissimo 1999, ma nonostante sia un film datato Notting Hill continua ad essere una delle storie più amate del genere.
Inoltre il film di Roger Michell, scritto da Richard Curtis rappresenta anche uno dei titoli più famosi della filmografia di Hugh Grant, che è stato un vero e proprio idolo tra gli anni ’90 e i primi anni duemila. Ma che fine ha fatto ora l’attore britannico che a lungo ha rappresentato l’ideale maschile per molte donne, tanto da ottenere una citazione anche in Friends?
Quattro matrimoni e un funerale, l’inizio di un successo
Nato ad Hammersmith, noto quartiere di Londra, nel 1960, Hugh Grant è sempre stato appassionato dalla recitazione, al punto da seguire la carriera istrionica nonostante il parere non concorde dei genitori. La consacrazione davanti alla critica arriva con il ruolo di Clive Durham in Maurice, il film di James Ivory tratto dal romanzo di E.M. Forster che venne presentato al Festival di Venezia, dove Hugh Grant ottenne la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile.
Tuttavia l’amore del grande pubblico arriverà circa sette anni più tardi, quando Hugh Grant accetta di diventare Charles per Quattro Matrimoni e un Funerale, pellicola iconica sempre scritta da Richard Curtis. Il successo è incredibile. Grant vince sia un Golden Globe sia un BAFTA: l’anno è il 1995 e l’attore britannico è sulla cresta dell’onda.
Nel 1995 prende parti a film diventati piccoli gioielli del genere: prima Nine Month – Imprevisti d’Amore, dove recita al fianco di Julianne Moore e il compianto Robin Williams, poi passa a Ragione e Sentimento, pellicola tratta dall’omonimo romanzo di Jane Austen, dove Hugh Grant divide il set con nomi del calibro di Emma Thompson (che ritroverà in Love Actually), Alan Rickman e Kate Winslet. Nel cast c’è anche Gemma Jones, che interpreta la madre di Margareth Dashwood, l’interesse sentimentale del personaggio di Hugh Grant. Piccola curiosità: l’attrice interpreterà più tardi la madre di Bridget Jones (Renee Zellweger), che sarà sempre un interesse amoroso per il personaggio che Grant porterà sullo schermo.
Dopo l’uscita di Notting Hill, Hugh Grant continua a lavorare a grandi successi: come About a Boy – Un ragazzo, la duologia dedicata a Bridget Jones, Two Weeks Notice – Due settimane per innamorarsi e Love Actually – L’amore davvero, che è ancora oggi uno dei film classici da vedere a Natale.
Una carriera a doppio taglio
Negli anni successivi Hugh Grant continua a partecipare a qualche commedia romantica, come Scrivimi una canzone con Drew Barrymore, Che fine hanno fatto i Morgan? con Sarah Jessica Parker e Professore per Amore, dove recita con Marisa Tomei.
La formula è sempre la stessa, quella dei grandi successi del passato: una storia d’amore e un personaggio nervoso, tormentato, che si fa scudo con l’ironia per nascondere le proprie ferite. Ma l’incantesimo sembra essersi spezzato e Hugh Grant non riesce ad ottenere il successo di una volta.
Come ha raccontato lo stesso Hugh Grant nel corso di un’intervista al The Hollywood Reporter, le sue scelte di carriera gli si sono ritorte contro. Aveva talmente abituato il pubblico ad una determinata immagine di lui – il bello e complicato, fidanzato d’America – che quando gli anni hanno cominciato ad aumentare e la bellezza a sfiorire, si sono assottigliati anche i ruoli papabili.
Nel 2012 partecipò a Cloud Atlas, ma nonostante la qualità del film, la pellicola registrò un terribile flop al box office. Ha prestato la voce anche per il film Paddington, ma i fasti del passato erano ormai soltanto un ricordo.
Lo stesso attore si interrogò sul perché, quando era più giovane, non avesse affrontato ruoli più variegati e interessanti. Se lo avesse fatto probabilmente la sua carriera non avrebbe mostrato la zoppia che ha mostrato nel secondo decennio degli anni 2000.
Ora, però, sembra che l’attore abbia deciso di avventurarsi fuori dalla sua comfort zone: è infatti apparso nel bel The Gentlemen, nuovo film di Guy Ritchie, dove recita al fianco di Charlie Hunnam e Matthew McConaughey.
Il suo personaggio è quello più riuscito della pellicola, il più applaudito dalla critica. Possibile che questo ruolo possa rappresentare una nuova vita lavorativa per Hugh Grant, lontano dalle commedie romantiche.
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