L’iniziativa di Spotify, per unirsi alle proteste in seguito alla morte di Georgre Floyd, è stata aspramente criticata
L’idea: inserire tra le playlist e i podcast (apparentemente, casualmente), 8 minuti e 46 secondi di silenzio. Il tempo, cioè, per il quale il poliziotto del Minnesota Derek Chauvin è rimasto piegato con il ginocchio sul collo di George Floyd. L’iniziativa, dal valore altamente simbolico, e di certo non contestabile sotto questo aspetto, sembra aver però fallito nel tradursi in un’azione concreta. In altre parole: Spotify non sembra aver agito altrimenti, per esempio finanziariamente, come ha intenzione di fare invece Bandcamp, che donerà in beneficenza il 100% dei propri profitti del giorno 19 giugno.
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— Kehlani (@Kehlani) June 2, 2020