Il Signore degli Anelli: tutto sulla saga cinematografica di Peter Jackson
Il Signore degli Anelli è una delle più grandi ed importanti saghe cinematografiche di sempre. Ecco un articolo su tutto quello che c'è da sapere sulla trilogia di Peter Jackson e le differenze con le opere di Tolkien
IlSignore degli Anelli: Le differenze con il romanzo
Tom Bombadil e gli Hobbit nella Vecchia Foresta, Dipinto di Roger Garland
La trilogia di Peter Jackson è certamente un ottimo adattamento. Il Signore degli Anelli è stata a lungo ritenuta impossibile da trasporre, anche per la sua complessità, ma il lavoro del neozelandese è forse quanto di più accurato si potesse fare per accontentare i fan del libro ed allo stesso tempo apprezzabile da un pubblico più vasto possibile.
Le differenze però ci sono e sono molte, alcune più pesanti di altre. Da notare è però come i temi ed i toni di Tolkien siano stati trasposti nei film piuttosto fedelmente. Non a caso Jackson è un grande fan dell’universo creato dal professore inglese.
Ecco alcune delle differenze principali:
Nel libro, fra il compleanno di Bilbo ed il ritorno di Gandalf nella Contea passano ben 17 anni. Al contrario nel film sembra passare poco tempo, una scelta che ha il pregio di velocizzare la narrazione in un punto che rischiava di rappresentare uno stallo.
Anche la partenza di Frodo dalla Contea è diversa. Lo hobbit acquista prima una casa in un paese vicino a Brea e viene accompagnato alla nuova casa da Sam, Merry e Pipino. Con loro c’era inoltre un quinto hobbit, Fredegario “Grassotto” Bolgeri, eliminato nella sceneggiatura di Jackson.
Tutta la parte relativa alla Vecchia Foresta e l’incontro con Tom Bombadil è eliminato. Allo stesso modo il capitolo ambientato nelle Tumulilande è assente.
La storia d’amore fra Aragorn e Arwen è notevolmente ampliata. Lo stesso ruolo di Arwen è molto più marginale nel libro. A salvare Frodo nelle Terre Selvagge non è lei, ma bensì Glorfindel, totalmente assente nel film.
Narsil, la spada che sconfisse Sauron, era in realtà in possesso di Aragorn. Venne riforgiata e consegnata al futuro Re poco prima della partenza della Compagnia da Granburrone.
Il combattimento sul Grande Fiume è molto diverso nel libro. Soltanto Boromir infatti combatte, morendo nello scontro. Non c’è traccia però di Lurtz, capo degli Uruk-hai, inventato per la versione cinematografica.
La struttura alternata del secondo (e terzo) film non è presente nei libri. Gli eventi che coinvolgono Frodo e Sam e il resto del gruppo sono ben separati fra loro nel libro.
A proposito di questo, i libri sono in realtà sei, divisi in tre capitoli.
Il ruolo di Eomer è leggermente diverso. Non è stato infatti bandito, ma protegge le terre del Mark.
Anche il ruolo di Eowyn è diverso ed ha molto meno spazio nel secondo libro rispetto al film.
La battaglia del Fosso di Helm è piuttosto accurata. Tuttavia ci sono due grandi differenze: non ci furono elfi durante la battaglia (a parte Legolas) e non fu Eomer ad intervenire sul finale con Gandalf, ma un cavaliere del Mark di nome Erkenbrand.
Il personaggio di Faramir è piuttosto differente. Non è affatto simile al fratello Boromir e capisce subito l’importanza della missione di Frodo e Sam.
La guerra mossa dagli Ent contro Isengard è raccontata a posteriori nel terzo libro da Merry e Pipino
Frodo e Sam non si separano mai, e gli eventi nella tana di Shelob avvengono nel secondo libro anziché nel terzo capitolo come nel film.
Al termine della battaglia dei campi pelennoreani Aragorn, in quanto ormai ha abbracciato il suo destino di re, guarisce le persone ferite con le proprie mani.
A proposito di Aragorn, nel libro è a lungo indeciso circa il proprio destino di regnante, abbracciando solo verso la fine la via che prenderà alla fine.
Jackson ha eliminato tutta la parte relativa al ritorno nella Contea degli Hobbit. Questi infatti trovano la loro terra sottosopra e in guerra contro le ultime forze del male.
