Il governo americano ha appena messo su un nuovo raggruppamento militare: la Space Force. A capo di essa, il Generale Mark Neird. Lo scopo: tornare a mettere piede sulla Luna. Una nuova brillante serie Netflix che vede il ritorno di Greg Daniel alla scrittura e Steve Carell nel ruolo del protagonista.
Space Force, la recensione:
L’attesa intorno a Space Force era moltissima, così come le aspettative di vedere di nuovo insieme una coppia che ha scritto la storia della serialità con The Office: Greg Daniels e Steve Carell. Inutile dire che ci troviamo di fronte ad un prodotto completamente diverso, seppur con qualche analogia.
Svestiti i panni di Michael Scott, l’acclamato Steve Carell indossa quelli del generale Mark Neird. Proprio lui verrà messo a capo di una branca militare appartenente alla NASA, il cui compito e rimettere piede sulla Luna. Ad affiancarlo il dottor Adrian Mallory, interpretato da un meraviglioso John Malkovic.
Senza rivelare null’altro sulla trama, Space Force si propone come uno sguardo satirico e a volte malinconico sulla politica e sulla società americana contemporanea. Da qui, si diramano anche varie sottotrame simboliche, quali amicizia, rapporto genitoriale e così via. Apparentemente nulla di nuovo all’orizzonte. Apparentemente.
Durante la prima parte della serie si ride tantissimo. In particolar modo, nei primi sei minuti della seconda puntata, momenti in cui viene a galla tutto il potere satirico di Space Force. Gli sketch predominano la scena e, come in un puzzle, andranno a comporre un desolante e divertente quadro socio-politico americano che lascia ben poche speranze e tante risate. Ma in fondo, il compito della satira è proprio questo.
Il sentimento militarista americano nel mirino di Space Force
Puntata dopo puntata però, notiamo come sia presente un’inversione di rotta che trasforma Space Force non in una semplice sit-com, quanto più in una vera e propria commedia seriale. Si continuerà a ridere ma ci sarà spazio anche per un progressivo inserimento di un comparto “drammatico” (si notino le virgolette) che darà vita ad un prodotto molto interessante.
Inutile dire che lo spettro di The Office aleggia perenne su Space Force e almeno all’inizio compare più volte. Steve Carell attinge moltissimo dal “suo” Michael Scott, al punto che il generale Neird sembra quasi essere una versione più impostata dell’amatissimo regional manager della Dundler Mufflin.
Un espediente forse per catturare l’attenzione visto che successivamente Space Force si scrolla di dosso la polvere dell’ufficio di Scranton prendendo tutt’altra strada. Senza far sconti a nessuno, tantomeno al nuovo mestiere di social media manager, questa nuova serie Netflix parodizza tutto ciò che caratterizza gli Stati Uniti oggi.
Dai complottismi governativi di maggioranza fino all’opposizione della Ocasio-Cortez. La sottile ironia di Greg Daniel non lascia scampo a niente e nessuno. Senza mai scadere nel becero, Netflix ci regala un prodotto davvero originale che va ben oltre il concetto classico di sit-com. E con un unico grande e melanconico messaggio finale: non importa quanto tu stia in alto, ci sarà sempre qualcuno più in alto. E sarà anche più stupido.
Il Cast
Mark Neird: Steve Carell
Adrian Mallory: John Malkovic
Ben Schwarz: F. Tony Scarapiducci
Erin Naird: Diana Silvers
Angela Ali: Tawny Newsome
Il Trailer di Space Force
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