Vasco Rossi profondamente demoralizzato per via della situazione Coronavirus
Il rocker italiano non è di certo l’unico artista ad essere stato colpito profondamente dalla crisi COVID-19. Ma in qualche modo su di lui gli effetti sembrano essere più gravi del previsto. Vasco Rossi così dice in un’intervista con Milena Gabanelli per il Corriere della Sera: “Quando ho capito che i concerti sarebbero saltati mi è crollato il mondo addosso”. Comprensibilmente, Vasco è rimasto colpito dalla potente botta ricevuta dal settore dell’arte e della cultura, e non secondariamente anche dall’industria della musica dal vivo. Una preoccupazione che interessa un po’ tutti, a livello nazionale, e che per il musicista pare essere la causa di un vero blocco artistico.
“Vasco Rossi a San Siro. Il suo entourage fisso è composto da 25 persone che, durante il tour, ne reclutano altre 189. Il giorno del concerto la macchina della produzione ne impegna altre 650. A questi numeri vanno sommati lo staff dello stadio (150 persone), il personale per la sicurezza e controllo accessi (600), le hostess (32)”. Questi sono i dati riportati dal Corriere della Sera. “Sono troppo attonito, frastornato, allibito e incantato da questa situazione. Sembrava di vivere in un film di fantascienza”, dice il Blasco. E aggiunge: “È sempre nelle sofferenze più grandi che alla fine si va a pescare quando si scrive. Solo che lo fai quando sono già passate”.