Hollywood: le storie vere e i personaggi reali della serie Netflix

Hollywood è tra le serie Netflix più viste di Maggio 2020. La storyline nasce dal sapiente mix di fiction e realtà. Ecco chi erano i personaggi realmente esistiti: dalla sfortunata stella di Via col vento, Vivienne Leigh, alla controversa figura del manager Henry Wilson.

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Hollywood: tra finzione e realtà

Vivien Leigh: la stella caduta

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Vivien Leigh in Via Col Vento

Tra i personaggi reali che attraversano la parabola immaginaria della serie Hollywood, arriva poi la bellissima Vivien Leigh, reduce dal successo come Rossella/Scarlett ‘O Hara in Via col vento.

Al primo impatto, la serie non sembra particolarmente lusinghiera nei confronti dell’attrice britannica, che proprio come Rossella appare vanitosa, infantile, capricciosa. Ma basta poco perché Katie McGuinness non riveli invece un’interpretazione molto tenera, ironica e dolce di quella Stella triste, protagonista di una tra le vicende più drammatiche nella Hollywood dell’età dell’oro.

La carriera di Vivien Leigh, dopo il successo internazionale di Via col vento e Un tram chiamato desiderio, conoscerà pochi alti e molte battute d’arresto. L’attrice ha infatti combattuto tutta la sua vita con una grave forma di disturbo bipolare, trattato secondo le conoscenze dell’epoca. È probabile che ricoveri, farmaci e sedute di elettrochoc non abbiano che peggiorato le sue condizioni. In più, una tubercolosi malcurata la tormenterà per tutta la sua carriera, finendo per ucciderla a soli 53 anni. La serie accenna anche al tempestoso matrimonio di Vivien e Lawrence Olivier, finito col divorzio nel 1960.

Rock Hudson: sex-symbol suo malgrado

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Rock Hudson in Photoplay

Ed eccoci forse alla storia più commovente riscritta da Hollywood: quella di Rock Hudson, al secolo Roy Harold Fitzgerald. La serie di Ryan Murphy sceglie Jake Picking per rappresentare questo ragazzone impacciato e ingenuo, pronto a tutto per diventare una Star, ma anche per vivere apertamente la sua storia d’amore con lo sceneggiatore Archie.

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Nella realtà, Rock Hudson fu costretto a nascondere il proprio orientamento sessuale fino alla prematura, tragica morte, sopraggiunta nel 1985 per AIDS conclamato. Sarà la prima personalità del mondo dello spettacolo ad annunciare pubblicamente di aver contratto l’HIV. Fino a quel momento, l’opinione pubblica conosceva solo l’immagine di un sex-symbol forte e virile, costruito ad uso e consumo del pubblico femminile.

La serie racconta anche la verità sul rapporti tra Rock Hudson e il suo manager Henry Wilson. Quando i primi rumors sull’omosessualità di Rock Hudson rischiano di distruggere quest’immagine promozionale, sarà proprio Wilson a organizzare un matrimonio di copertura tra Rock Hudson e la sua segretaria, Phyllis Gates. La farsa durerà solo 3 anni, ma la serie Hollywood rivela molti altri sordidi dettagli del rapporto tra Hudson e il suo manager.

Henry Wilson: creatore di stelle

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Henry Wilson e Rock Hudson

Tra i personaggi reali che popolano la serie Hollywood, il più controverso è certamente Henry Wilson, manager che rappresenta a una sorta di Harvey Weinstein ante-litteram, noto per coinvolgere, o meglio costringere giovani talenti in festini e performance di dubbio gusto.

La serie mostra come Rock Hudson fosse costretto a frequenti rapporti col suo manager, che pure ha ideato e difeso quell’immagine di assoluta eterosessualità, a spese della vita sentimentale dell’attore. Ma per quanto Henry Wilson fosse una figura assolutamente deprecabile, Jim Parsons regala al personaggio ironia e umanità, finendo per immaginare perfino una sorta di redenzione. E senza dubbio, con Hollywood il nostro Sheldon Cooper registra la migliore interpretazione dopo la fine di The Big Bang Theory.

Nella realtà, Henry Wilson conoscerà una fine decisamente ingloriosa. Dopo che nel 1974 la sua omosessualità divenne nota, la maggior parte dei clienti rinnegarono l’agenzia. Wilson finirà solo, abbandonato e in bancarotta in un ospizio di Hollywood, dove morirà di cirrosi epatica a 67 anni. Visto che nessuno era disposto a coprire i costi del funerale, sarà sepolto in una tomba senza nome.

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La serie Hollywood, sulla falsa riga di C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino, riscrive allora la Storia con un finale diverso, che ci ricorda come razzismo, omofobia e discriminazioni abbiano distrutto tante persone. Una riflessione che, naturalmente, parla al presente e alle ferite che restano aperte.

Hollywood: Trailer

Ma il legame tra Tarantino e la serie Hollywood non è semplicemente metaforico, e nasconde un altro aneddoto reale. Volete sapere di che si tratta? Continuate a seguirci!

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