Kids With Guns 3, tavole in anteprima e intervista a Capitan Artiglio

In occasione dell'uscita del 3° volume di Kids With Guns, abbiamo avuto l'opportunità di parlare un po' con l'autore Capitan Artiglio e di mostrare in anteprima alcune tavole

kids with guns
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Con il 3° capitolo di Kids With Guns, che arriverà nelle librerie a partire dal 21 Maggio, Capitan Artiglio mette la parola fine alla sua epopea western sui generis, dove mondi alieni si intrecciano a sparatorie e a battaglie eseguite sul dorso dei dinosauri.

In occasione dell’uscita del volume conclusivo della saga, BAO Publishing ci ha dato l’occasione di sbirciare in anteprima le prime tavole del volume. Va da sé che alcune di queste possono rappresentare spoiler per chi non ha ancora cominciato la saga di Kids With Guns.

Kids with guns 3
Copertina di KIDS WITH GUNS: CODA. / BAO Publishing

Kids with Guns, la trama

Tre fratelli, fuorilegge con l’aurea del western ad accompagnare i loro passi, si muovono in un mondo desertico, con i sauri come cavalcature.

Ognuno di loro è legato a un misterioso teschio datogli dal loro padre, un famoso criminale il cui solo nome fa tremare i suoi nemici. Ogni teschio, secondo la leggenda, dovrebbe concedere al suo possessore un potere straordinario.

Il più giovane dei tre fratelli, Dave, ha al suo seguito una bambina senza nome e senza voce, che ben presto dovrà imparare a impugnare un’arma per potersi difendere in un mondo che sembra procedere verso la distruzione.

Coda, l’intervista con Capitan Artiglio

Kids With Guns
L’autoritratto di Capitan Artiglio / BAO Publishing

In occasione dell’uscita dell’ultimo volume della sua trilogia di debutto, abbiamo chiesto al suo autore come si sia approcciato alla fine della saga distopica.

Quando ho proposto la storia a BAO Publishing avevo bene in mente come sarebbe finito il primo volume e un’idea abbastanza vaga sul finale della trilogia: possiamo dire che la storia si è costruita volume per volume, ci ha raccontato l’autore. Ho cercato di non darmi troppe limitazioni rispetto allo svolgimento della trama, tenendo in considerazione fino all’ultimo che potesse esserci qualche variabile. Mi ha aiutato molto discutere con il mio editor, Leonardo Favia di BAO, per mettere in ordine la trama principale e le diverse sotto-trame.

Quindi non c’era niente, nell’idea di dover realizzare l’ultimo volume, che spaventava l’autore piemontese? A dire il vero, non ho incontrato nessuna difficoltà in particolare: quando ho iniziato a scrivere il capitolo conclusivo della trilogia, avevo già disposto tutti gli elementi in fila per giungere al climax finale. Realizzare l’epilogo è stato in parte più facile, rispetto alla lavorazione del volume precedente (il secondo libro è sempre il più difficile)!

Capitan Artiglio ha parlato anche dei suoi personaggi. Da una parte c’è la Bambina Senza Nome, che è il cuore di Kids With Guns e il personaggio che più di tutti afferra saldamente il cuore dello spettatore, facendo nascere un profondo senso di empatia.

I Personaggi

Proprio riguardo la creazione dei personaggi, Capitan Artiglio ha sottolineato l’importanza di creare personaggi con una personalità autentica. Il che rappresenta una delle sfide maggiori, ma come fumettista mi diverte molto affrontarla. Mi affascina studiare e mettere in scena i diversi legami, specie se le loro vite sono tutt’altro che tranquille. In questo senso, le loro azioni, le scelte e le battaglie possono raccontare il loro carattere più di molte parole.

Sempre sull’argomento, e soprattutto sulla piccola protagonista che, di fatto, da il titolo all’opera, l’illustratore continua: Penso che creare un protagonista con delle contraddizioni sia fondamentale per renderlo interessante: la “bambina senza nome” è un’eroina perlopiù buona, che si trova costretta a diventare una criminale per colpa della società in cui vive.

Kids With Guns, le ispirazioni

Leggendo la trilogia di Kids With Guns si sentono molto forti le eco di altri prodotti della cultura pop e, per così dire, nerd. Da una parte il richiamo preponderante a Dragon BallDragon Ball è sicuramente la mia influenza più grossa, che mi accompagna fin da bambino, ci spiega Capitan Artiglio – dall’altro un’estetica che può far pensare alla tradizione della magia woodoo negli Stati Uniti d’America, ma anche alla serie Gargoyle.

Capitan Artiglio, quindi, ci illustra il suo bagaglio culturale, quell’insieme di opere e ispirazioni che hanno accompagnato il suo estro creativo: Pokémon e Digimon e da molti altri cartoni degli anni ‘90 come Cadillac e dinosauri o Extreme dinosaurs, ma anche dai film di Jurassic Park e il genere Kaiju movie, cioè la fantascienza giapponese con grandi mostri.

Tra le mie serie a fumetti preferite di sempre, continua l’autore di Kids With Guns, ci sono poi i manga Buonanotte, PunPun di Inio Asano, Akira di Katsuhiro Otomo e Pluto di Naoki Urasawa. Non mancano neanche richiami al mondo del cinema, partendo da Nausicaa della valle del vento di Hayao Miyazaki.

Altre pellicole che Capitan Artiglio inserisce nel suo bagaglio sono: i film di Sergio Leone, di Sam Peckinpah e di Takeshi Kitano, i racconti western di Elmore Leonard e la saga della Torre Nera di Stephen King.

Kids With Guns, le tavole in anteprima

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