Jonah Hill sarebbe, nei film, molto più sboccato di tutti i suoi colleghi. Ecco perché
Jonah Hill è un attore che ha, in pochi anni, sicuramente compiuto una carriera eccezionale. Dalla teen comedy di culto Superbad (2007) al capolavoro The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese (2013) e fino all’ottima mini-serie Maniac di Cary Fukunaga (2018), il suo nome è diventato sempre più rispettato nel circuito attoriale. Di pari passo è andato crescendo il realismo delle sue performances, rispettando esigenze di recitazione di ogni tipo: comprese le espressioni di volgarità e profanità varie. Proprio quest’ultimo è l’aspetto sul quale si sofferma un sondaggio di Buzz Bingo, che ha analizzato più di 3500 sceneggiature per individuare quale sia il film con più imprecazioni di ogni altro.
E anche, sfruttando l’occasione, per individuare l’attore più “sboccato”. E non ci sono dubbi: The Wolf of Wall Street trionfa, con ben 715 epiteti e sfoghi volgari. Molti ci sono arrivati vicini, per esempio il recente Uncut Gems, con 646 “parolacce”; il resto della lista comprende, non sorprendentemente, film con nomi come Samuel L. Jackson, Al Pacino, Denzel Washington, Seth Rogen. Anche il podio attoriale appartiene al film di Scorsese: in The Wolf of Wall Street la quantità di profanità proferite da Jonah Hill sale vertiginosamente a quota 376, battendo di poco Leonardo Di Caprio, che nello stesso film arriva a 361. Sappiamo che il cinema americano non le manda a dire in termini di contenuti espliciti: se serviva una conferma, eccola qui.