Amazon Prime Video: 5 grandi capolavori della commedia all’italiana
1. Il Vedovo, Dino Risi (1959)
In fondo non c’è un Alberto Nardi in tutti noi, o meglio, in alcuni di noi? Un poveraccio che tenta di scalare la società per entrare nella cerchia di “quelli che contano”, impresa fallimentare dopo impresa fallimentare. Ecco Il Vedovo, un cult dall’umorismo nerissimo, in cui Sordi è un uomo-verme disposto a farsi chiamare cretinetti dalla moglie pur di vivere nell’agio. Risi con la sua solita ironia sferzante e priva di buonismo ci mostra la meschinità di un borghese piccolo piccolo. Ed in maniera profondamente grottesca viene a galla la frustrazione e la meschinità di uomo che, non riuscendo, tenta la sua ascesa economica. È un film che, al di là delle risate, spiazza e riflette su un mostro di cui la società italiana è vittima: il dio denaro! Di cui l’unica vera vittima finisce per essere proprio Nardi, beffato dalla sua stessa avidità.
2. La voglia matta, Luciano Salce (1962)
Invece ce l’ha fatta Antonio Berlinghieri, un ricco uomo d’affari romagnolo, che nonostante la sua levatura sociale non sfugge alle contraddizioni del suo desiderio sessuale. Ma non solo, l’incontro con Francesca genera un interessante scontro generazionale, tra un esemplare di borghese e una giovane che dal torpore della borghesia fugge. E in La voglia matta il confronto nasce dall’esasperazione del ridicolo che è nel borghese, beffeggiato dalla gioventù che pure agogna. Luciano Salce riesce a creare attorno a questa opposizione un film dalle tematiche complesse, mettendo a nudo le contraddizioni e gli squilibri della società italiana. E Ugo Tognazzi interpreta un personaggio edonisticamente borghese che dovrà scontrarsi con i limiti della propria pochezza.