Miriam Margolyes, meglio conosciuta come la professoressa Sprout di Harry Potter, ammette che avrebbe voluto la morte di Boris Johnson per mano del COVID-19 in un’intervista allo show televisivo The Last Leg.
Verso la metà di marzo, il Primo Ministro inglese espose la linea scelta dal governo per l’emergenza sanitaria: andare avanti come se nulla fosse, mentre in Europa i governi adottavano misure di restrizione. Molte famiglie perderanno i loro cari, questa è la frase che ha colpito i cittadini di tutto il mondo, provocando sdegno e affermazioni come quella della Margolyes.
Il destino ha voluto che proprio Johnson contraesse il virus, costretto anche al trasferimento in terapia intensiva. Meno di una settimana dopo le sue condizioni sono migliorate fino alle dimissioni dall’ospedale.
Così l’attrice commenta la gestione dell’epidemia da parte del governo britannico:
“Ovviamente in maniera spaventosa. È una vergogna, è uno scandalo. È uno scandalo pubblico. Ho avuto difficoltà a non volere la morte di Boris Johnson. Volevo che morisse. Poi ho pensato che questi pensieri avrebbero influito negativamente su di me, e non voglio essere il tipo di persona che vuole che gli altri muoiano. Allora ho sperato che stesse meglio, e così è stato, è guarito. Ma non è diventato un miglior essere umano”.
Intorno alle pesanti affermazioni dell’attrice è già bufera, con centinaia di lamentele già arrivate alla rete.
La altre star di Harry Potter stanno passando la quarantena in maniera più tranquilla. È stata lanciata l’iniziativa Harry Potter at Home con la partecipazione di molte star che, a turno, leggeranno un capitolo del primo libro della saga: Harry Potter e la pietra filosofale. Il primo capitolo non poteva che essere letto da Harry Potter in persona!