Capone: ecco le prime reazioni al film con Tom Hardy
Aspettando di conoscere la data d'uscita in Italia, eccovi le primissime reazioni SENZA SPOILER a Capone, il film in cui Tom Hardy interpreta Al Capone!
Ecco le prime opinioni della stampa estera sul tanto atteso biopic dedicato alla figura di Al Capone, con Tom Hardy protagonista
Capone è il titolo dell’atteso film biografico basato sulla figura del leggendario gangster di Chicago. Diretto da Josh Trank (che ha diretto I Fantastici Quattro, reboot del 2015), e con Tom Hardy nel ruolo del protagonista, il film è stato distribuito on demand negli Stati Uniti per due giorni, dal 12 al 14 maggio. Non c’è ancora una data d’uscita italiana, ma la curiosità crescente attorno al film è palpabile, dato che è stato annunciato fin dal 2016 (inizialmente con il titolo Fonzo), e che vedrà la partecipazione di altre star quali Matt Dillon e Kyle MacLachlan. Mentre noi aspettiamo, dagli Stati Uniti arrivano le prime reazioni della critica al film.
Rotten Tomatoes: “Capone è costruito troppo ‘a vanvera’”
E diciamolo subito: non sono buone. Per cominciare, Rotten Tomatoes assegna un 52% di rating, basato su 33 recensioni e con una media di 5.72/10. Che significa: voto medio-basso. Scrive il noto sito: “Tom Hardy sfrutta alla meglio la sua opportunità di padroneggiare un ruolo difficile, ma Capone è costruito troppo ‘a vanvera’ (haphazardly) per supportare la sua fascinosa performance”. Non va meglio su un altro sito aggregatore di reviews, Metacritic, che si ferma al punteggio di 51/100. La recensione di Steve Pond su TheWrappremia l’interpretazione di Hardy, dicendo che “Tom Hardy ride in faccia alle convenzionali nozioni di “good v. bad acting”.
Variety: “Non c’è abbastanza sostanza dietro il ‘manierismo da mafia’”
La review di Variety è molto più fantasiosa. Scrive Owen Gleiberman che: “[Il film è come] l’ultima mezz’ora diThe Irishmanincrociata con le parti ‘da leggenda’ più deboli di Quarto Potere [Ci si riferisce presumibilmente al racconto della storia di Charles Foster Kane nel film di Orson Welles]”. Riguardo alla performance di Hardy, sempre Variety scrive: “Una borbottata e ostentata performance di Metodo [Stanislavsky, basato sull’immedesimazione dell’attore con il personaggio] che è autentica in superficie; ma non c’è abbastanza [sostanza] dietro il “mob mannerism” [il “manierismo da mafia”; probabilmente il recensore vuole indicare una serie di comportamenti, gesti e battute stereotipiche per film di questo genere].
Vanity Fair: Troppe somiglianze con The Irishman e I Soprano
Lapidario il giudizio di IndieWire, che dice: “Capone di Josh Trunk fa per Scarface quello che Last Days di Gus Van Sant ha fatto per Kurt Cobain. Non molto, e in straziante dettaglio”. David Ehrlich spiega che si tratta di un gangster biopic “necrotico”, e che presenta un autoritratto “imperdonabile”. Più fantasiosa la review di Richard Lawson per Vanity Fair, il quale scrive che il Capone di Tom Hardy è “Come se Nick Nolte interpretasse il primo vampiro [della serie] Buffy, the Vampire Slayer”. Critica anche la colonna sonora affidata ad El-P, dei Run the Jewels, e le troppe somiglianze, ancora, con The Irishman di Martin Scorses e con la serie The Sopranos (1999 – 2007). Insomma: l’accoglienza del film è stata, finora, alquanto tiepida.