In un’intervista, Nicolas Winding Refn dichiarò che Bryan Cranston è stato il primo ad essere contattato per entrare nel cast di Drive, questo perché il regista lo voleva a tutti i costi. Grande appassionato di Breaking Bad, il regista era a conoscenza dei molti impegni e delle tante opportunità che Cranston aveva a disposizione. Per questo cercò di interessarlo, chiedendogli come avrebbe sviluppato il ruolo. Non ottenendo risposta, Refn chiamò Cranston, nel momento esatto in cui l’attore stava stilando una lista di pro e contro nell’accettare la parte. L’interesse sincero e genuino di Refn per lui spinsero infine l’attore ad accettare il ruolo.
9) Drive 2?
Visto il successo riscontrato dal film, si è speculato a lungo sulla possibilità di tornare in sala con un sequel che proseguisse la storia. Ma nel 2016 Refn ha dato una risposta secca sull’argomento: no, non ci sarà mai un secondo film di Drive. Il primo è finito in modo imperfetto, ed è per questo che funziona
10) Drive poteva non avere luogo
Leggenda vuole che Drive stesse per finire nel dimenticatoio. Tanto Refn quanto Ryan Gosling raccontano di aver avuto davvero un pessimo primo incontro. All’epoca Refn non stava bene fisicamente e durante il meeting Gosling ebbe l’impressione che il regista fosse semplicemente un tipo svogliato, per cui non aveva interesse a collaborare con lui.
Durante il viaggio di ritorno a casa, però, alla radio passò una canzone degli REO Speedwagon, e Refn si voltò verso Gosling con entusiasmo dicendo: questo film è la storia di un ragazzo che guida di notte per Los Angeles ascoltando musica pop. Se quella canzone non fosse passata alla radio in quel preciso momento è probabile che il film non avrebbe visto la luce.
11) Ryan Gosling Minimal
Come è stato ricordato qualche riga più su, il personaggio di Ryan Gosling in Drive parla veramente, veramente poco. Secondo un conteggio, l’attore nel film interpreta solo 116 battute, per un totale di appena 891 parole.
12) Drive, un film sui supereroi
In un’intervista Ryan Gosling disse di aver voluto sempre partecipare ad un film sui supereroi solo che i migliori erano già stati presi. A ben guardare, però, il protagonista può essere considerato alla stregua di un supereroe, come suggerisce anche la canzone A Real Hero. In più, con la sua giacca con lo scorpione sulle spalle, il personaggio di Gosling avrebbe persino il costume.
Successivamente, comunque, Gosling rifiutò di diventare Batman nel film Batman vs. Superman, a causa della sua regola sui sequel, a cui non vuole partecipare.
Nonostante Drive sia una sorta di thriller con tempi dilatati e un’aura molto più legata al cinema autoriale europeo, il trailer della pellicola lo presentava come un film incentrato sulle corse in macchina, una sorta di Fast & Furious.
Una donna, negli Stati Uniti, fece addirittura causa perché il film era ben diverso da quello che era stato presentato nel trailer e per cui aveva speso dei soldi.
14) La scelta di Oscar Isaac
In Drive Oscar Isaac interpreta il personaggio di Standard. L’attore, che vedremo nel prossimoDune, accettò di prendere parte al film, a condizione di lavorare molto con Refn nella costruzione del personaggio, affinché Standard non fosse standardizzato nel classico archetipo pieno di cliché dell’uomo sciocco e violento che torna dal carcere
15) Pigiama party a casa di Refn
Durante la lavorazione del film Nicolas Winding Refn si trasferì a Los Angeles e volle che tutto il cast si trasferisse da lui. Questo avrebbe reso possibile lavorare a Drive e alla sceneggiatura tutto il tempo, poi guardare film, fare il montaggio o guidare di notte. Per questo motivo chiese anche che la sala di montaggio venisse installata in casa sua.
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