Protesta delle ONG contro i Siti Porno “Pubblicano contenuti illegali”

Guai in arrivo per PornHub e soci

porno
Condividi l'articolo

Diverse organizzazioni No Profit si stanno muovendo contro i maggiori siti porno, PornHub compreso. Ecco perché.

Diverse organizzazioni, tra le quali il National Center on Sexual Exploitation degli Stati Uniti, hanno firmato una lettera indirizzata alle maggiori compagnie di carte di credito, come Visa, MasterCard e American Express. Lo scopo? Bloccare i pagamenti indirizzati, tramite i loro servizi, verso i maggiori siti porno, PornHub naturalmente in primis. La ragione? I siti in questione vengono accusati di compiere e promuovere attività illecite. Tra queste “erotizzare la violenza sessuale, l’incesto e il razzismo”, e mettere in streaming video contenenti abusi sessuali su minori e traffico di sesso. PornHub, il primo diretto interessato, ha dichiarato tramite i propri rappresentanti che la lettera “Non è solo fattualmente sbagliata, ma anche intenzionalmente confusionaria”.

Il problema è molto più vasto di quello che sembra, e segue parecchie denunce che in tutto il mondo hanno individuato il costante pericolo dell’aumento della presenza di contenuti illegali sui siti pornografici. In India per esempio, stando a quanto riporta la BBC, un report dell’India Child Protection Fund ha segnalato l’aumento vertiginoso di ricerche, su siti porno, relative ad abusi su minori, specie dall’inizio del lockdown (che lì è iniziato il 25 marzo). Già l’anno scorso, poi, uno dei principali content providers di PornHub, Girls Do Porn, era stato sotto inchiesta dell’FBI, con l’accusa di persuadere illegalmente alcune donne a girare film pornografici sotto false premesse. In seguito, PornHub ha cessato di affidarsi a Girls Do Porn, ma problematiche del genere vengono ancora sollevate ovunque. Questa lettera, per certi versi, è solo l’ultimo sintomo di una serie di problemi risultanti da tali attività.

LEGGI ANCHE:  Uomo non udente fa causa a Pornhub: "Mancano i sottotitoli"

Fonte: BBC

Continuate a seguirci sulla nostra pagina Facebook ufficiale, La Scimmia pensa, la Scimmia fa.