Vi avevamo raccontato di quando, lo scorso 25 aprile, Francesco Guccini aveva intonato la celebre canzone Bella Ciao, cambiandone il testo e aggiustando il tiro per rivolgerla ad alcuni esponenti della politica italiana. Ovviamente questo aveva scatenato una polverosa polemica nella quale la persona ad essersi maggiormente risentita era stata Giorgia Meloni. Al Corriere della Sera, il cantante di Dio è Morto è tornato su quei fatti, spiegando il suo punto di vista e parlando della miriade di insulti che gli sono arrivati a causa di quel gesto
Il mio intento era ironico, nessuna piazzale Loreto, semmai l’invito era a Salvini di bersi qualche altro mojito quando potrà e alla Meloni di spezzare le reni alla Grecia nel caso. Quello che mi ha colpito è l’odio violentissimo che si è riversato contro di me, dopo: una torma di rozzi e ignoranti ha iniziato a insultarmi su Facebook, come mi hanno riferito visto che io non ce l’ho. Pazienza per il vecchio. Ma poi anche comunista, cosa che io non sono, partendo dal presupposto sbagliato che la Resistenza non l’abbiano fatta anche cattolici e azionisti. E ubriacone, altra leggenda metropolitana, da anni non impugno fiaschi.