Il coronavirus ha cambiato il mondo, e così anche le regole che permettono ad un film di essere candidato o meno agli Oscar. Il virus e la pandemia che ne è seguita è riuscito a fare ciò che Netflix e altri protagonisti del panorama internazionale non erano riusciti a fare: ok ai film in streaming candidati.
La novità è stata un po’ una secchiata d’acqua e arriva direttamente dalla Academy of Motion Pictures Arts and Sciences, l’organizzazione dietro la famosa statuetta. Gli stessi organizzatori hanno deciso soltanto per questo anno di candidare anche i film che non sono necessariamente passati per le sale cinematografica. Questa decisione è stata presa in merito alle misure restrittive che hanno fatto chiudere i cinema del mondo.
Decade dunque la regola secondo cui “Un film per essere candidato doveva essere stato distribuito nella contea di Los Angeles e proiettato nei cinema per almeno sette giorni consecutivi”.
Il presidente dell’Academy David Rubin ci ha tenuto a specificare:”L’Academy crede fermamente che non vi sia modo migliore pe vivere la magia dei film che vederli in una sala cinematografica. Tuttavia, in questo momento si richiede questa temporanea eccezione”.
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Nota bene, un importante criterio di eleggibilità è però stato introdotto. Il film in questione infatti non dovrà soltanto essere uscito in streaming ma dovrà aver previsto un’uscita cinematografica. Oltretutto, dovrà essere disponibile nel servizio interno di streaming dell’Academy entro 60 giorni dall’uscita on demand.
La 93esima deizione degli Oscar si svolgerà il 28 febbraio 2021.
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