Unorthodox | Recensione dell’acclamata miniserie Netflix

Unorthodox, tratta dall'autobiografia di Deborah Feldman, è uno dei prodotti Netflix più acclamati del momento

Unorthodox, immagine promozioale
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Unorthodox è una miniserie presente nel catalogo Netflix che racconta la storia di una ragazza che vive in una comunità ultra-ortodossa chassidica di New York. La miniserie è diretta da Maria Schrader ed è tratta da un libro scritto da Deborah Feldman, più precisamente un’autobiografia, dal titolo Unorthodox: the scandalous rejection of my hassidics roots.

Cast

  • Shira Haas: Esther “Esty” Shapiro
  • Jeff Wilbusch: Moishe Lefkovitch
  • Amit Rahav: Yanky Shapiro
  • Langston Uibel: Axmed
  • Tamar Amit-Joseph: Yael Roubeni
  • Alex Reid: Leah Mandelbaum Schwarz
  • Ronit Asheri: Malka Schwarz
  • Dina Doron: Babbi
  • Aaron Altaras: Robert
  • Gera Sandler: Mordechai Schwartz
  • Aziz Deyab: Salim
  • David Mandelbaum:Zeidy
  • Delia Mayer: Miriam Shapiro
  • Feliz Mayr: Mike
  • Eli Rosen: Rabbino Yossele
  • Safinaz Sattar: Dasia
  • Isabel Schosnig: Nina Decker
  • Laura Beckner: Vivian Dropkin
  • Harvey Friedman: Symcha Shapiro
  • Lenn Kudrjawizki: Igor
  • Yousef “Joe” Sweid: Karim Nuri

Produzione

Unorthodox è la prima serie Netflix girata interamente in Yiddish e il secondo grande successo nato dalla collaborazione tra la piattaforma americana e la Germania dopo Dark. Inoltre, visti i temi trattati, può essere considerato un opera in costume ambientata ai nostri tempi.

Documentario

Su Netflix è presente anche un documentario dalla durata di venti minuti che mostra il dietro le quinte: Making Unorthodox.

Critica

La serie è stata accusata di antisemitismo e di proporre un’immagine distorta della comunità ebraica. Nonostante ciò l’indice di gradimento è stato altissimo e alcune testate l’hanno proclamata miglior serie del 2020.

Trama

Etsy è una ragazza di diciannove anni che vive a New York, a Brooklyn nel quartiere di Williamsburg dove risiede la comunità ebrea ultra-ortodossa chassidica. In comunità come queste le regole da seguire sono rigidissime: si parla di tradizioni antichissime, che riguardano la cucina, la preghiera, le occasioni pubbliche ma soprattutto il comportamento delle donne è molto limitato. Le donne non possono leggere la Torah, non possono studiare, e devono seguire abbigliamenti ben specifici; insomma essere una donna ultra-ortodossa vuol dire rimanere a casa e fare figli. Esty si è già sposata con un ragazzo giovane come lei, Yanky, ma dopo un anno di matrimonio decide di fuggire dalla comunità, grazie ad alcuni contatti esterni riesce a raggiungere Berlino.

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Trailer

Unorthodox: Recensione

Unorthodox: una scena della miniserie Netflix
Shira Haas è Esther “Esty” Shapiro

Unorthodox è una serie molto intensa. Pensare che sia tratta da un’autobiografia lascia veramente attoniti. Etsy, la protagonista, si comporta nel corso degli episodi come una normale diciannovenne ma il contesto intorno a lei appare assurdo. Dal punto di vista temporale gli episodi ci mostrano sia come Etsy tenti di ricominciare a Berlino sia come è stata la sua vita nella comunità: dalla decisione di darla in sposa a Yatsy, il matrimonio, la loro vita di coppia e così via. Attraverso questi flashback viene fuori cosa comporta vivere in una comunità ultra-ortodossa. Spicca la totale mancanza di privacy dovuta alla costante presenza dei genitori nelle questioni dei figli; i divieti alla vita di coppia a cui viene negata una vera e propria vita sessuale, partendo dal presupposto che l’atto debba essere esclusivamente per la procreazione. Quest’ultima, poi, deve accadere quanto prima.

Unorthodox: rigidità e conservatorismo nel taglio di capelli imposto
tradizioni rigide e mondo contemporaneo

Una protagonista straordinaria

Unorthodox si identifica nella sua protagonista. La giovane attrice fa un lavoro egregio, dona allo spettatore una performance intensa e profonda che sarà difficile da dimenticare. Nella miniserie viene fuori un elemento, una passione che ha sempre salvato Etsy: la musica. Grazie alla musica Etsy riesce a rimanere in contatto con il mondo esterno, dettaglio che poi le permetterà di fuggire e di rifarsi letteralmente una vita a Berlino. Nell’episodio finale, senza rivelare troppo, emerge con forza quanto la musica sia fondamentale per la ragazza. Un altro aspetto che ci fa comprendere il personaggio è il rapporto con sua madre, che indovinate un po’, è fuggita prima di lei dalla comunità per potere vivere con la sua compagna libera da restrizioni. Questo rapporto molto difficile sarà per Etsy quasi rivelatorio.

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Unorthodox: il matrimonio
sposa ragazzina

Un mondo sconosciuto

Ci sono comunità, per quanto criticabili e con costumi non condivisibili, che non conosciamo e non ci immaginiamo lontanamente. Ci sono tradizioni così affascinanti che fanno capire quanti aspetti del mondo sono ancora da scoprire. Nella serie viene fuori anche un certo estremismo, che spinge le azioni di alcuni personaggi, limitando fortemente la libertà personale. Passando al lato tecnico non abbiamo davanti una regia che colpisce, ma anzi una regia più contenuta che lascia spazio ad una storia di un’intensità unica. Quindi vi consigliamo Unorthodox caldamente, e per chi è interessato ad approfondire su Netflix è presente anche Unorthodox – dietro le quinte, che racconta come hanno girato lo show.

Unorthodox, una scena
In Unorthodox le donne sono costrette a sottostare a rigide regole

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