Alberto Angela ricorda: “Sono stato sequestrato e torturato in Niger”

In un'intervista a DiPIù, Alberto Angela ha raccontato di quando fu tenuto prigioniero per 15 ore durante un viaggio in Niger

Alberto Angela, Coronavirus
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Alberto Angela, uno dei più amati ed apprezzati divulgatori scientifici italiani, ha vissuto un’esperienza terribile, di quelle che di solito magari racconta solo. Come rivelato da lui stesso in un’intervista al settimanale DiPiù, il conduttore di Ulisse, il piacere della scoperta, ha raccontato di quando, nel 2002, fu rapito e picchiato da tre banditi armati in Niger insieme a 6 componenti della sua troupe, mentre stava lavorando ad un servizio per il suo programma.

Le dichiarazioni di Alberto Angela

Non abbiamo sconfinato, eravamo su un percorso ben noto, che ci era stato assicurato tranquillo, frequentato fino al giorno prima da turisti, tra Algeria e Niger; appena in territorio nigerino, dopo una cinquantina di chilometri in pieno deserto, si è materializzato un veicolo velocissimo da cui sono scesi tre individui, con turbante e occhiali da sole, kalashnikov e pistole alla mano, intimandoci di arrestarci. Sembravano militari, invece erano banditi. Dopo l’assalto sono seguite quindici ore di terrore: sotto tiro, calci nel costato, pugni alla tempia, schiaffi a mano aperta per sfondarti i timpani, interrogatori con urla e violenze psicologiche, uno alla volta, senza capire cosa volessero. Prima ci chiedevano hashish, poi alcol, soldi, ci domandavano se fossimo spie. Giocavano con noi, terrorizzandoci

Una terribile esperienza che però, per lo meno, ha avuto una breve durata. Difatti, il mattino dopo essere stati rapiti, circa 15 ore dopo, Angela e la sua squadra sono stati liberati e sono potuti tornare a casa.

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Quindici ore da Arancia meccanica, da condannati a morte. Siamo stati picchiati, minacciati, derubati di tutto: attrezzature, soldi, fedi nuziali, orologi, cellulari, bagagli. Sempre sul filo di una tortura psicologica

Queste le parole che il divulgatore, che in un recente video apparso sul web, aveva paragonato il Coronavirus ad uno squalo, aveva dichiarato non appena tornato a Fiumicino, subito dopo questa brutta avventura. Un’esperienza che di sicuro gli ha cambiato la vita.

Cosa ne pensate di questa storia? Vi piacciono i programmi di Alberto Angela? Fatecelo sapere nei commenti.

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