Better Call Saul: Vince Gilligan non voleva Lalo nella serie

Ecco come il personaggio di Lalo è finito in Better Call Saul

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Better Call Saul - Netflix
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Il creatore di Breaking Bad spiega perché non voleva mostrare Lalo in Better Call Saul

Sicuramente uno personaggi più amati della serie Netflix di Vince Gilligan, Better Call Saul, che ha chiuso pochi giorni fa la sua quinta stagione, è il cugino di Tuco Salamanca (lo ricordiamo soprattutto per la prima stagione di Breaking Bad), Lalo Salamanca. Un villain intrigante, furbo e carismatico, interpretato alla perfezione da Tony Dalton, che, stando alle dichiarazioni di Gilligan durante una recente intervista di Rolling Stone, rischiava l’esclusione dalla serie.

Il personaggio di Lalo, infatti, era una parentesi aperta e mai chiusa, o almeno fino alla quarta stagione dello spin-off su Saul Goodman, in cui fa la sua prima comparsa effettiva: se ricordate, il nome di Lalo si era già sentito ai tempi di Breaking Bad, quando Walter White e Jessie Pinkman avevano rapito e portato nel deserto Saul, il quale pensava fossero scagnozzi di un certo Lalo, incaricati di ucciderlo.

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Mi imbarazza ammetterlo ora” – ammette Gilligan – “ma ai tempi delle prime due stagioni (di BCS), quando ero più concentrato sulla serie, Peter (Gould, co-creatore) continuava a dire ‘Dobbiamo rivelare chi è Lalo’, ed io rispondevo ‘Non so se abbiamo davvero bisogno di svelare ogni singolo mistero’. E mi sbagliavo. Se Peter non avesse fatto pressione non avremmo avuto Tony Dalton. Non avremmo avuto questo magnifico personaggio.

“Spesso, coloro con i quali trovo più frustrante lavorare, che mi fanno dire ‘Ah, al diavolo loro. Chi se ne frega.’ tendono ad essere i migliori di tutti”

Così conclude il creatore dei due acclamati show televisivi, facendo un chiaro riferimento al personaggio interpretato da Aaron Paul, Jessie Pinkman, che doveva lasciare la serie già dalla prima stagione, ma questa è un’altra storia.

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Fonte: Rolling Stone