15 Curiosità su Baby Driver che (forse) non conoscete

Baby Driver - Il genio della fuga è il film di Edgar Wright con Kevin Spacey e Jon Hamm. Ecco alcune curiosità che forse non conoscete

Baby Driver, baby Driver curiosità
Condividi l'articolo

Baby Driver – Il Genio della Fuga (stasera su Rai4 alle 21:19), pellicola firmata da Edgar Wright, ha una sceneggiatura parzialmente ispirata al videoclip di Blue Song dei Mint Royal; video girato dallo stesso regista.

Sin dal suo debutto nell’estate 2017, dopo essere passato in anteprima al South by Southwest Film Festival, Baby Driver ha riscosso grande successo, sia di pubblico che di critica. Venne candidato anche a tre premi Oscar: per il miglior montaggio, il miglior sonoro e il miglior montaggio sonoro.

Baby Driver – Il genio della fuga racconta la storia di Miles detto Baby (Ansel Elgort), un ragazzo che soffre di acufene e che riesce a mettere a tacere il rumore perenne che ha nelle orecchie solo ascoltando musica ad altissimo volume. Le sue doti da pilota, però, lo hanno reso un elemento importantissimo nella squadra di truffatori di Doc (Kevin Spacey), che organizza rapine e non solo.

Credendo di aver saldato in debito che lo costringeva a lavorare per Doc, Miles cerca di cominciare una vita comune, frequentando Debora (Lily James), di cui è innamorato. Ma ben presto Doc farà ritorno nella vita di Baby, chiedendogli di partecipare a un ultimo colpo. E per convincere il ragazzo, Doc non si farà scrupoli a minacciare Debora.

Di seguito, allora, vi raccontiamo alcune curiosità sul film di Edgar Wright che potreste non conoscere.

1) Un giorno, Edgar Wright, in un parcheggio…

Edgar Wright ha raccontato che una volta, parcheggiando la sua automobile in un garage, vide che la macchina parcheggiata accanto aveva l’adesivo Baby On Board (bimbo a bordo). La cosa incredibile è che, su quell’adesivo, il padrone del veicolo aveva attaccato il volto di Miles, ritagliandolo dal poster del film.

LEGGI ANCHE:  Baby Driver, la recensione

Notando l’assurda coincidenza, Edgar Wright lasciò un biglietto, in cui scrisse: Dal regista di Baby Driver, io approvo! E concluse la breve missiva con il suo autografo.

2) Le maschere di Mike Myers

In Baby Driver c’è una scena in cui si vedono i protagonisti indossare le maschere con le fattezze di Mike Myers. In origine, in realtà, Edgar Wright avrebbe voluto poter utilizzare maschere che ricalcassero le fattezze di Michael Myers nella saga di Halloween.

Purtroppo non si riuscì ad ottenerne l’uso tramite vie legali: così il regista propose quelle del comico Mike Myers che, quando venne messo a parte di come sarebbero state utilizzate nel film, accettò immediatamente.

Baby Driver
La scena di Baby Driver con la maschera di Mike Myers

3) Un musical post moderno

Il direttore della fotografia Bill Pope descrisse Baby Driver come un musical post-moderno e per questo scelse di usare una palette di colori molto accesa.

Secondo Pope, infatti, sebbene i protagonisti non contassero o ballassero, la musica era comunque centrale nella storia, soprattutto per il protagonista Miles. Non a caso quasi tutte le sparatorie e i colpi di pistola vanno a tempo con la musica.

4) The Commodores

In Baby Driver si può ascoltare il brano Easy dei The Commoders. Il brano fu scelto dallo stesso Ansel Elgort: lo suggerì quando Edgar Wright gli chiese se ci fosse un brano che conoscesse a memoria.

LEGGI ANCHE:  Baby Driver potrebbe avere un sequel, parola di Edgar Wright

5) Sequel in arrivo?

Lo scorso febbraio la Sony, casa di produzione del film, ha ufficializzato un sequel in arrivo per Baby Driver. La produzione della pellicola sarebbe dovuta probabilmente cominciare entro la fine dell’anno, ma con la pandemia di mezzo, il ritardo è pressoché assicurato.

Edgar Wright aveva dichiarato più volte di essere a lavoro su una sceneggiatura che fosse adatta per un sequel. Nel film tornerebbero i personaggi del primo, compreso Jon Bernthal, sul cui personaggio vige ancora il mistero assoluto.

Si vocifera anche di un possibile personaggio femminile che faccia un po’ da controcampo a quello di Lily James.

Baby Driver
Jon Bernthal in una scena di Baby Driver

6) Baby Driver, il genio del furto

In un’intervista il regista di Baby Driver ha spiegato come mai Miles abbia una collezione così vasta di occhiali da sole e iPod. Edgar Wright ha spiegato che, semplicemente, Miles li ha rubati. Il regista ha detto: Se ruba macchine da quando ha 12 anni, le cose che può aver ereditato dagli ex proprietari sono proprio occhiali e iPod.

7) Joe Loya, un consulente particolare

Joe Loya è stato uno dei consulenti contattati dalla produzione di Baby Driver – Il genio della fuga. Il motivo? Joe Loya ha scontato sette anni di prigione, all’inizio degli anni ’90, per aver rapinato una banca.