Fetch The Bolt Cutters: L’autenticità disarmante di Fiona Apple
Fetch The Bolt Cutters, quinto album di Fiona Apple, registrato completamente nell'intimità della sua casa. E proprio per questo motivo, forse, viene fuori con forza l'intimità di Fiona, che attraverso questo album si mette completamente a nudo. Cantando dei suoi ricordi, i suoi desideri e i suoi pensieri, che infondo sono gli stessi di tutti noi.
Dio che casino che ha combinato Fiona Apple! Fetch The Bolt Cutters è l’album più grezzo e dissonante mai ascoltato, che a volte dà quasi l’impressione di essere una sequela di rumori sparsi a caso. Senza neanche dovervi sforzare troppo, sentirete piatti che sbattono, cani che abbaiano e differenze di suoni e volumi (anche all’interno della stessa canzone). Il quinto album, in ben 25 anni di carriera, dell’ex icona adolescenziale è quanto mai lontano dal poter essere definito un capolavoro. Ma dio che album ha partorito la mente di Fiona Apple! Fetch The Bolt Cutters non poteva che essere così disorientante e confuso, e quasi a tratti fastidioso all’ascolto. Cosa potevamo aspettarci da un disco composto interamente nella solitudine della propria casa? Ed è per questo che il lavoro è così puro e autentico, nel proprio nel disordine Fiona trova la sua armonia. Tale che il risultato finale è un grandissimo sincero album.
Fetch The Bolt Cutters è incasinatissimo, ma è tra i lavori più sinceri, istintivi e umani che potrete trovare in giro (almeno negli ultimi tempi). Perchè Fiona Apple ci porta con la sua musica nell’intimità della sua casa; e con “intimità della sua” lo intendiamo davvero. Infondo anche la dimensione domestica, con tutti i suoi imprevisti e appunto l’intimità che ci si può trovare, fa parte e racconta di Fiona. La cantautrice newyorkese ci travolge, senza neanche invitarci, con i suoi ricordi d’infanzia e le riflessioni sui rapporti e sulla vita. Ogni singolo brano è scritto in modo personalissimo e in modo personalissimo racconta di Fiona, che poi infondo racconta un po’ di tutti, che con toni dolci e ora grevi mette a nudo la sua mente. Perché a tutti è capitato, e forse ora che a casa ci siamo costretti capita più che mai, di pensare come pensa Fiona.
L’intimità graffiante di Fiona viene tutta fuori
E allora ecco che Fiona Apple canta dei suoi pensieri più intimi e personali, che ancora sono anche i nostri. Fetch The Bolt Cutters parla di emozioni e sentimenti così semplici e umane da essere comuni a tutti, dall’amore alla rabbia, dal desiderio all’invidia. E ne parla in un modo così impulsivo e diretto, che la sincerità di Fiona quasi stupisce, considerando che ogni brano ha una sua tonalità personale. La voce e la sonorità sono più dolci ora, per farsi più aggressivi poi, in una maniera estremamente diretta e istintiva. E così si passa da una ballata come I want you to love me, in cui si esprime un desiderio universale, quello di essere amati, a brani segnati dalla rabbia e ribellione come Under the table, o quello che è il più graffiante Heavy balloon, passando da Ladies che è decisamente il brano più sentito, quasi fosse l’inno.
Fetch The Bolt Cutters è un album decisamente imperfetto, la cui composizione rasenta quasi una produzione amatoriale (e di fatto lo è). Ed è proprio nelle sue imperfezioni, nei suoi difetti, nell’essere un album amatoriale che trova il suo aspetto migliore. Perché il risultato finale è di quelli che ti spiazzano per la sincerità d’intenti e il taglio estremamente personale, che nonostante tutto riesce comunque ad arrivare dentro, riuscendo a trovare per ogni brano la giusta sonorità e il giusto ritmo, con estrema versatilità e capacità d’interpretazione. Perché anche se Fiona Apple non sarà stata la prima a pensare di scrivere una canzone su una bambina conosciuta alle elementari, pochi altri sono riusciti a farlo in modo così universale. E alla fine Shameika, quella bambina, aveva proprio ragione e l’hai data a vedere a tutti, you have potential!