Francesco Guccini sulla quarantena: “Non saremo persone migliori dopo”

In un'intervista a Un giorno da pecora, Francesco Guccini ha rivelato di essere pessimista riguardo al futuro e alla possibilità di essere persone migliori

francesco guccini
Credits: Flickr/Associazione Amici di Piero Chiara,https://www.flickr.com/photos/48782691@N04/9342791744
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Francesco Guccini, uno dei pilastri del cantautorato italiano, è stato ospite al programma radiofonico Un giorno da pecora, dove ha dato le sue impressioni sull’emergenza Coronavirus e ha dato le sue poco rosee previsioni sul futuro.

Gli uomini non imparano, dimenticano. Anche dopo l′11 settembre si diceva che sarebbe cambiato tutto ma non è cambiato nulla. Gli uomini non imparano. È nella natura umana il dimenticarsi presto delle tragedie passate per riprendere la vita di sempre. Il post Coronavirus sarà una corsa a chi per primo riprenderà la vita di sempre. Una gara in cui vince chi dimentica.

Se è vero che questa è la natura umana, guardando non solo alla crisi attuale ma anche a quelle dei decenni passati, è altrettanto vero che ci sono nuovi modi di vivere che dovremo adottare, situazioni che non potremo dimenticare, lavoratori da celebrare e morti da piangere. Ci sarà la gioia di chi si è salvato, il dolore di chi ha perso qualcuno. Una miriade di sentimenti, stati d’animo, conseguenze nella vita di tutti i giorni che per qualcuno, anche fosse una fetta di popolazione esigua, resteranno indimenticabili, nel bene e nel male. Pensare che tutti cambino è utopia, credere che nessuno lo faccia, forse, eccessivo cinismo.

L’ottantenne cantante modenese ha poi spiegato come trascorre queste giornate di quarantena, rivelando come la sua vita non sia poi così tanto diversa rispetto a prima che il mondo si fermasse a causa del Coronavirus.

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In questo periodo di isolamento forzato faccio quello che facevo prima, più o meno. Mi muovo poco, ascolto audiolibri, scrivo e guardo un po’ la tv. Non ascolto molta musica da anni, niente. Non suono neanche più la chitarra, credo di non esserne più capace, ammesso che lo fossi stato.

Cosa ne pensate delle parole di Francesco Guccini? Condividete il suo pessimismo? O credete che questo periodo possa migliorarci? Fatecelo sapere nei commenti.

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