Sion Sonoè uno di quegli autori a cui si potrebbe pensare quando si parla di cinema “fuori dagli schemi”, ancor di più se il tutto viene filtrato dalla concezione occidentale del mezzo. Regista giapponese contemporaneo, fortemente legato all’estetiche pop, ha sempre dato vita ad opere in grado di stravolgere le concezioni dello spettatore, analizzando la società e le sue meccaniche. Un regista che, nonostante appaia parecchio legato alle problematiche della sua nazione, riesce ugualmente ad essere godibile ed a coinvolgere anche lo spettatore meno avvezzo a certi tipi di discorso.
Film da cui iniziare: Suicide Club e The Forest of Love (presente su Netflix)
5) Harmony Korine
Harmony Korine è un regista che lavora principalmente attraverso la costruzione di estetiche e le influenze culturali o mediali che contaminano il cinema di oggi. Un autore, per questo motivo, moderno e attuale, che ragiona parecchio anche sulle possibilità del mezzo e su ciò che può essere o diventare. Un’artista che ha fatto della provocazione implicita un suo marchio di fabbrica, andando a volte anche a destrutturare i canoni classici o le normali convenzioni legate al cinema, mettendo in discussione la più classica percezione dello spettatore. C’è sempre un qualcosa di “volgare” nei suoi film, che però si amalgama sempre ad estetiche ad esse congeniali, dando vita così a discorsi legati alla forma e al linguaggio della settima arte, sollevando un lecito quesito: che cosa può essere definito un film?