Sauron – Il Signore degli Anelli Trilogia (2001 – 2003)
Un occhio che può vedere tutto e con la forza pragmatica di comandare eserciti; Sauron è il tiranno della Terra di Mezzo e l’antagonista dell’intera trilogia. Un nemico etereo, spesso intangibile e privo di corpo, ma ugualmente capace di mettere in ginocchio il mondo che governa. Una nemesi quasi invisibile e che trova la propria materialità nei suoi seguaci, sempre pronti a braccare Frodo e l’anello che porta con sé. Un cattivo assettato di potere, dal quale egli stesso è assoggettato, che non brama altro che tornare in vita per dominare i suoi regni attraverso la morte ed il terrore.
Lee Woo-Jin– Old Boy (2003)
La vendetta porta il suo nome ed il suo volto, ormai per definizione filmica. Lee Woo-Jin è un astuto e brillante uomo d’affari che mette in scena una delle rivalse più atroci e totalizzanti di sempre. Un antagonista che, sebbene abbia delle motivazioni vagamente comprensibili, agisce in un modo così cinico e crudele, che risulta impossibile non odiarlo. Un cattivo che ha dalla sua parte un piano geniale, perverso e sadico, volto all’annientamento, sia fisico che psicologico, del protagonista.
Doctor. Octopus– Spider-man 2 (2004)
Un antagonista umano, divenuto tale a causa di forza maggiore. Interpretato di un Alfred Molina in piena forma, Doctor Octopus è in assoluto il miglior villain cinematografico che Marvel abbia mai avuto. Complesso per quel che serve e lontano dai solito stereotipi, incarna perfettamente l’ideologica storia di Icaro e delle sue ambizioni. Senza contare poi la battaglia del treno che lo vede coinvolto e che, sebbene non sia sua diretta estensione, contribuisce a renderlo ancora più affascinante. Misterioso e tormentato, agisce in nome di un’ideale che, seppur nobile, si discosta da tutto ciò che era inizialmente.
Bill– Kill Bill (2003-2004)
Quentin Tarantino è noto per la caratterizzazione dei suoi personaggi, per le sceneggiature impeccabili e per i dialoghi, cose che rendono Bill un antagonista eccezionale. Egoista e vile, è il responsabile del massacro alla Cappella dei due pini e così della sua stessa fine. Esperto killer ed abile nelle arti marziali, è il capo di una squadra di assassini professionisti. Una organizzazione che lo ha portato a conoscere Beatrix Kiddo, la sposa e quindi in contro al suo stesso destino.
Nel tumulto frenetico ed alienante dei macrocosmi che Michael Mann mette in scena, si nascondo e si mimetizzano esseri abietti o pericolosi; Vincent è tra questi. Un killer professionista, privo di un background conoscitivo, che si fa scortare dal protagonista per la città ad eliminare cinque uomini presenti sulla lista. Una corsa contro il tempo per fermare un uomo privo apparentemente di qualsiasi sentimento o emozione, per salvare individui che forse sono anche peggio di lui. Un Tom Cruisein ottima forma, nella sua performance migliore da tempi di Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick.
Anton Chigurh – Non è un paese per vecchi (2007)
Spietato e dalla mimica facciale inquietante, Anton Chigurh è probabilmente il miglior antagonista ideato in questi ultimi vent’anni. Un uomo privo di compassione e di coscienza, rappresentazione di un male inarrestabile. Un personaggio avvolto nel mistero, di cui non si sa praticamente nulla, tranne che la sua devozione al caso. É la moneta che lancia in aria ogni volta, a decidere il destino delle sue vittime. Un killer crudele, interpretato da un Javier Bardem nella sua miglior performance di sempre.
Joker – Il Cavaliere Oscuro (2008)
Una delle interpretazioni più iconiche, famose ed acclamate del cinema contemporaneo. Il personaggio di Joker, sebbene sia portatore di una filosofia spicciola, gode però di una delle performance migliori di quegli anni, messe in scena dal compianto e talentuoso Heath Ledger. Un antagonista che vive e viene ricordato soprattutto per l’attore che ne ha vestito i panni e che è stato in grado di dare profondità ad un villain bidimensionale.
Hans Landa – Bastardi senza gloria (2009)
Hans Landa è probabilmente il miglior antagonista ideato da Quentin Tarantino. Astuto, calcolatore, subdolo e anche un pò patetico. Il personaggio interpretato da Christoph Waltz è un impassibile colonnello nazista ed un formidabile “cacciatore di ebrei”, almeno stando alle sue dichiarazioni. Sarcastico ed abile dissimulatore, riesce con estrema efficacia a nascondere la sua indole violenta, dietro ad una maschera di buon costume, educata e posata. Se è vero che l’intelligenza è il suo aspetto più rilevante, lo è anche sicuramente la sua propensione al perdono ed alla bontà.
Ennesimo personaggio proveniente dal niente, di cui non si sa nulla, ma ugualmente capace di compromettere in modo permanente l’equilibrio di una normale famiglia borghese.Martin è la vendetta stessa, una sorta di divinità che agisce attraverso meccanismi oscuri e perversi per punire la figura patriarcale di questa società. Tanto odioso, quanto pericoloso, è in assoluto uno degli antagonisti più riusciti di questi ultimi anni. Se in apparenza può risultare un ragazzo affabile, gentile ed educato, sotto la grottesca facciata si rivela per quello che è: un meschino torturatore.
Jack – La Casa di Jack (2018)
Uno dei migliori personaggi di Lars Von Trier ed uno dei serial killer più affascinati e meglio delineati di sempre. La Casa di Jack è un trattato di natura artistica, psicologica e sociale sulla figura dell’assassino, ergo sul nostro cattivo di turno. Un uomo che ripudia l’etica e la morale odierna, per rifugiarsi in un processo creativo fatto di sangue e violenza. Sadico e perverso, è la perfetta rappresentazione di che cos’è stato e di che cos’è oggi il cinema del regista.
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