Watchmen – Zack Snyder (2008)
Con la distribuzione di Justice League e Batman v Superman ci sono finalmente gli estremi per avviare una doverosa retrospettiva Zack Snyder. La ri-visione non può che partire con il vero progenitore dell’intera estetica DC, quel Watchmen testimonianza chiave del medioevo cinecomic precedente all’era MCU, oltre che valido compendio dell’intera filmografia snyderiana. Nell’adattare l’inadattabile opera di Moore, il regista lavora sulla traduzione uno a uno vignetta-inquadratura, riproponendo la formula 300 con molti botti, botte, color correction aggressiva, colonna sonora cut-up di hit scollegate e spessore di un foglio di carta. Cafone e semplicista, ma rispetto al coetaneo Iron Man sembra un film di Verhoeven.
Manchester ByThe Sea – Kenneth Lonergan (2016)
Visto relativamente poco in Italia, il dramma di Lonergan fu uno dei grandi delusi alla delirante stagione degli Oscar 2017, dove il testa a testa con La La Land si risolse nel clamoroso trionfo di Moonlight. Ad appena tre anni, sembra assurdo che un film così intimista, piccolo e disimpegnato (conservatore?) possa aver sfiorato la consacrazione totale in un’industria americana tanto affamata di cambiamenti. In Italia fu pochissimo visto, e già oggi viene facile dimenticarselo tra i successi degli ultimi anni. Obbligatorio recupero per i molti che a torto o a ragione lo snobbarono nella fugacissima distribuzione italiana, e sentano ora il bisogno di confrontarsi con melodrammi familiari indie in province depresse. Perfetta double bill con Mission Impossibile Fallout, in streaming negli stessi giorni.