Questa sera si concluderà la maratona di Harry Potter che ha tenuto compagnia ai potterhead durante la quarantena. Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 si prepara a portare di nuovo sullo schermo uno dei capitoli più struggenti della saga letteraria firmata da J.K. Rowling, la storia del principe.
Come si era appreso dal sesto capitolo, il Principe Mezzosangue era l’epiteto dietro cui si nascondeva Severus Piton, insegnante di Pozioni che, proprio nel sesto libro, riusciva ad ottenere la cattedra tanto agognata, quella di Difese Contro le Arti Oscure. E se in Harry Potter e I Doni della Morte – Parte 1Severus Piton era rimasto fedele all’immagine di nemico del protagonista, di adepto alla causa di Lord Voldemort, il capitolo conclusivo della saga cinematografica svela invece il destino e il percorso di uno dei personaggi più amati di tutta la serie.
Con una sola sequenza, infatti, la pellicola riscrive tutto il percorso e le scelte di Severus Piton, offrendolo al pubblico come un eroe tragico dalla fine già scritta, tenuto insieme non dall’onore, non dall’ambizione o dalla paura, ma dall’amore.
La storia d’amore mancata tra Severus Piton e Lily Evans, la mamma di Harry Potter, è forse l’aspetto più commovente di tutta la saga, perché porta con sé il sapore amaro di una felicità che non solo non si è realizzata, ma che è stata sacrificata per ideali sbagliati.
In attesa del gran finale della maratona, allora, ripercorriamo insieme la storia che ha legato Severus Piton a Lily Evans.
Severus Piton e Lily Evans, gli anni della leggerezza
Piton e Lily si conoscono quando sono entrambi bambini, sulla soglia dell’età adatta per ricevere l’agognata lettera da Hogwarts. Solo che Lily non sa niente della Scuola di Magia e Stregoneria più famosa al mondo, perché proviene da una famiglia umana, di babbani.
Ma Lily ha qualcosa in sé, una capacità unica all’interno della sua famiglia, che le causa l’invidia e l’incomprensione della sorella Petunia. Chi invece sembra comprenderla benissimo è un ragazzino pallido, dai capelli neri incollati al viso e un cappotto di qualche taglia troppo grande e di una fattura decisamente lisa.
Piton viene presentato immediatamente come un emarginato, un personaggio che si sente a disagio nella sua stessa pelle, come dimostrano gli abiti che indossa e nei quali – come sappiamo dai libri – prova sempre immensa vergogna.
L’unico luogo in cui Piton si sente felice è nei ritagli di tempo che passa con Lily, parlandole di Hogwarts, dandole i primi rudimenti di magia e rappresentando dunque quel ponte che permette alla bambina dai capelli rossi e gli occhi verdi di avventurarsi in un mondo che non conosce.
Il primo tassello del rapporto tra Severus e Lily è qui, in quest’amicizia che cresce all’ombra degli alberi, con piccoli incantesimi di poco conto che, sebbene allontanino Lily dalla sorella che poi crescerà suo figlio, la fanno sentire parte di qualcosa.
In questi primi passi di amicizia, di leggerezza e scoperta, Lily e Severus trovano, l’uno nell’altra, un rifugio, una spalla su cui riversare i propri dubbi; in altre parole, il proprio posto nel mondo. La differenza sta nel fatto che Severus Piton aveva già una cotta per Lily già prima di conoscerla, prima ancora di rivolgerle la parola, sospinto dalla voglia di aiutarla a dimostrare di essere una strega e non un mostro.
Sebbene non ci siano assolutamente indizi del fatto che Lily vedesse Severus in vesti diverse rispetto a quello del migliore amico, è altresì indubbio che per la bambina la vicinanza di Piton e la sua amicizia erano molto importanti.
Tuttavia l’arrivo dell’espresso per Hogwarts e di James Potter cambia tutto.
Hogwarts e i Mangiamorte
Degli anni che i due passano a Hogwarts non c’è tantissimo materiale, ma le poche cose che sappiamo bastano a delineare un quadro abbastanza chiaro.
Il primo elemento è quello che vediamo in Harry Potter e I Doni della Morte – Parte 2, in cui la macchina da presa insiste sul volto di Severus quando scopre che Lily è finita tra i Grifondoro, mentre lui viene smistato in Serpeverde.
Questo, di per sé, crea già una frattura vista la nota rivalità fra le due case. Non aiuta nemmeno il fatto che Lily sia nella stessa Casa di James Potter, che in poco tempo diventa il bullo della storia, il villain dei ricordi di Piton.
Bello, affascinante e popolare, James Potter diventa lo specchio in cui Piton osserva le proprie debolezze. E non aiuta il fatto che James, insieme agli altri Malandrini, avesse creato per Piton il soprannome umiliante di Mocciosus.
Sappiamo, inoltre, che tanto Piton quanto Lily erano decisamente bravi a pozioni: Severus Piton si presenta già nel primo film come un esperto della materia e da Horace Lumacorno sappiamo che anche Lily aveva un certo talento. Quindi non è difficile nemmeno immaginarli insieme, questi due ragazzini alle prime armi in una scuola immensa, mentre studiano insieme Pozioni.
Nella sequenza di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 viene mostrata solo una scena all’interno di Hogwarts, in cui James divide Lily e Piton, facendo cadere i libri a terra. Nell’ultimo romanzo, invece, gli anni ad Hogwarts hanno qualche indizio in più.
Viene infatti mostrato un dialogo tra Lily e Piton, in cui la ragazza fa notare al suo amico che non le piacciono le compagnie che sta cominciando a frequentare, ragazzi che usano la Magia Oscura contro altri studenti.
Piton si risente dell’accusa e immediatamente attacca James e i Malandrini. In questa scena ci viene mostrato Piton che comincia a nutrire sospetti sulla natura della “malattia” di Remus Lupin e che, soprattutto, odia James e la sua popolarità. Viene ricordato anche quando Piton si intrufolò nel nascondiglio dei Malandrini per scoprire la verità e venne attaccato, senza sapere di avere a che fare con degli animagus, come ci viene raccontato in Harry Potter e Il Prigioniero di Azkabahn. Quando Lily gli ricorda che è stato proprio James a salvargli la vita, Piton comincia a perdere il controllo e balbetta frasi riguardo il fatto che James Potter abbia una cotta per lei, e sebbene Lily riconosca l’arroganza di James, una crepa si è ormai insinuata nel loro rapporto.
Ma la vera rottura arriva quando James solleva da terra Piton, facendolo stare a testa in giù, in una scena che Harry Potter spia mentre sta cercando di imparare l’Occlumanzia in Harry Potter e L’Ordine della Fenice. Quando Lily si fa avanti per difendere il suo amico e attaccare James, è Piton a rivoltarsi contro di lei, chiamandola Schifosa Mezzosangue.
Nell’ultimo libro della saga di Harry Potter c’è anche lo scontro immediatamente successivo tra i due, fuori dalla torre di Grifondoro, con Severus che si vuole scusare.
“Non volevo chiamarti Schifosa mezzosangue, mi è…” “Scappato?” Non c’era pietà nel tono di Lily. “Troppo tardi. Ti ho giustificato per anni. Nessuno dei miei amici riesce a capire come mai ti rivolgo la parola. Tu e i tuoi cari Mangiamorte… vedi, non lo neghi nemmeno! Non neghi nemmeno quello che volete diventare! Non vedi l’ora di unirti a Tu-Sai-Chi, vero?” Lui aprì la bocca, ma la richiuse senza aver parlato. “Non posso più fingere. Tu hai scelto la tua strada, io la mia”.
Nell’ultima frase di Lily Evans si cela in bella mostra la rottura definitiva del rapporto tra i due. Da una parte Lily, che finirà con lo sposare James Potter quando sono entrambi molto giovani, dall’altra Severus Piton, tradito dalla ragazza di cui era innamorato e dall’unica che lo aveva sempre accettato, che finirà con il rimpolpare le fila dei Mangiamorte di Voldemort.
L’alleanza tra Piton e Albus Silente
Lo step successivo nella storia del principe arriva quando viene scoperta la profezia che prevede il destino e il futuro di Lord Voldemort.
Presumendo che la profezia si riferisca a Lily, Piton decide di tradire il Signore Oscuro e di chiedere aiuto a Silente. Il Preside di Hogwarts dichiara che la profezia parla in realtà di un bambino nato alla fine di Luglio e Piton annuisce, spiegando che Voldemort pensa che si tratti del figlio di Lily e che niente lo fermerà dal metterlo fuori gioco.
Piton implora, letteralmente, Silente affinché aiuti Lily, affinché la protegga. Ed a questo punto che arriva la seconda citazione più famosa e struggente legata al personaggio di Severus Piton.
Quando Albus Silente gli chiede Cosa mi darai in cambio? Piton è a un passo dalle lacrime e risponde Qualunque cosa.
Purtroppo, però, come ben sappiamo, le cose non vanno bene. Peter Minus tradisce la fiducia di Lily e James, svelando al Signore Oscuro il loro nascondiglio. Lily muore facendo da scudo al figlio e dandogli, in questo modo, l’unica arma con cui combattere contro Voldemort.
Piton stringe a sé il corpo della sua amata Lily ormai senza vita, accusando Albus Silente di non essere riuscito a proteggerla. E mentre il preside di Hogwarts spiega come sono andate effettivamente le cose, noi vediamo il volto di Piton devastato, reso lucido dalle lacrime.
È a quel punto che Silente dice a Piton che se davvero amava Lily, allora dovrà prendersi cura del suo bambino, di Harry Potter, in attesa che il Signore Oscuro ritorni. E, non a caso, per manipolare la scelta di Piton, Silente utilizza il colore degli occhi di Harry, così simili a quelli di Lily, per avere il Mangiamorte dalla sua parte.
Harry Potter e Severus Piton
Ed è così che arriviamo al rapporto burrascoso tra Piton e Harry Potter, che inizia dal momento stesso in cui il ragazzino di 11 anni si trova per la prima volta ad Hogwarts, sentendosi addosso lo sguardo del professore di Pozioni.
Nel rapporto tra Piton e Harry un ruolo fondamentale lo ha, naturalmente, la discendenza del ragazzo. La prima domanda che Piton rivolge a Harry è in realtà una dichiarazione di dolore per la perdita di Lily, ma molto spesso Piton vede in quel ragazzo l’ombra di James: a dispetto della realtà, Piton continua a trattarlo come un arrogante, un ragazzo che vuole su di sé tutte le attenzioni del mondo. In altre parole sta sfogando su Harry tutte le cose che non ha mai avuto veramente il coraggio di dire a James, di cui era vittima.
Allo stesso tempo si può notare come Severus parli male a Harry sempre e solo del padre, mai di Lily. Alla luce di quello che viene scoperto nell’ultimo capitolo della saga appare abbastanza ovvio questo atteggiamento, ma prima della rivelazione questa mancanza di riferimento a Lily Evans poteva essere già un indizio.
Come certamente è già un indizio l’apparizione del patronusdella cerva che indica a Harry dove trovare la spada di Grifondoro in Harry Potter e i Doni della Morte- Parte 1. Come si vedrà più avanti nella saga il patronus di Lily era una cerva, ed è lo stesso che appare dalla bacchetta di Piton, come a riprova che l’unica felicità che ha conosciuto in vita derivi dalla sua amicizia con Lily.
After All This Time?
Quando a Piton viene riferito che, a un certo punto, Harry Potter dovrà morire perché porta in sé un pezzo di Lord Voldemort – l’ultimo Horcrux -, Piton si indegna e chiede a Silente: lo ha tenuto in vita perché potesse morire al momento giusto? Ma quando Silente risponde chiedendo a sua volta se alla fine Piton si sia affezionato al ragazzo, il mago risponde con l’Expecto Patronum. Appare dunque una cerva che corre per l’ufficio di Silente ed è qui che c’è il breve dialogo più famoso di Severus Piton e, forse, dell’intera saga.
Lily, dice Silente, quasi commosso. Dopo tutto questo tempo? Una leggera pausa di Severus Piton e poi la risposta: Sempre.
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