Aphex Twin condivide un messaggio polemico in seguito alla morte del padre
Aphex Twin si sfoga su SoundCloud, in forma anonima (ma è ben noto che si tratta di lui), riguardo all’attuale situazione Coronavirus e l’imposizione della quarantena anche in Gran Bretagna. Il celebre produttore e musicista inizia piangendo la morte del padre, il quale, attenzione, NON è morto in circostanze correlate alla diffusione del COVID-19. Non era affetto dal virus, in altre parole, ed è mancato per altre cause. La scomparsa del genitore dà però a Richard D. James lo spunto, oltre che per estendere le condoglianze a tutti coloro che hanno perso qualcuno negli ultimi mesi, anche per riflettere sulla situazione politica e sociale. E fa quello che, purtroppo, si dovrebbe cercare di fare sempre di meno: dare una opinione da esperto virologo pur non essendo neanche lontanamente tale. L’artista dice che si dovrebbe, statistiche alla mano, sempre distinguere tra chi muore CON il C19, e chi invece muore A CAUSA del C19.
Si aggiunge poi una inaspettata e assolutamente non condivisibile deriva complottista, allorché il musicista asserisce: “Quando sei tenuto in casa sotto arresto, quando nessun crimine è stato commesso, sei in uno stato di polizia e non è più una democrazia. Non pensavi che potesse accadere a te? Lo sai quali diritti potresti perdere la prossima volta, puoi indovinare? Sei stato avvisato”. Un’uscita che, vogliamo credere, sia avvenuta sull’impeto del dolore per la perdita del padre. Se è vero che in certi paesi, come l’Ungheria, la situazione sta portando al sorgere di veri e propri autoritarismi, e d’altra parte lo stesso Boris Johnson non si può certo dire un personaggio affidabile, questo non dovrebbe essere un buon motivo per diffondere paranoia e speculare in dietrologie. Specie quando sei un artista molto seguito e amato. Nel frattempo, in ogni caso (e forse rendendosene conto), Aphex Twin ha cancellato il messaggio da SoundCloud.