Quarantena, ovvero: il periodo migliore per (ri)scoprirsi cinefili. 8 film fondamentali
Anni ’80: C’era una volta in America è il capolavoro di Sergio Leone
Sergio Leone è giustamente considerato come uno dei più grandi reagisti italiani. Il primo dei post-moderni, secondo Quentin Tarantino, che non ha mai nascosto l’infinita ammirazione per il maestro del western. Indubbiamente di questo genere Sergio Leone ha ridefinito la fortuna; eppure il suo ultimo film si sveste totalmente del linguaggio del western per abbracciare tutt’altro filone. Il desiderio di dirigere un gangster movie si concretizza così con C’era una volta in America, indiscusso capolavoro.
Un’evocazione fiabesca, che rimanda ad un mondo lontano, sospeso nello spazio e nel tempo. Così è la New York fatta di colpe e rimorsi del film, in un continuo flashback che rende il film una straordinaria operazione narrativa: una vera e propria ricerca del tempo perduto. Ed esplorando il tempo, C’era una volta in America si muove nella dimensione privilegiata, distintiva del linguaggio filmico.