Christopher Nolan e il cinema, una grande storia d’amore.
In un accorato appello sul Washington Post, Christopher Nolan ha voluto lanciare un accorato appello per sostenere l’industria cinematografica. In Italia abbiamo già sperimentato la dolorosa chiusura delle sale, imposta a causa dell’incessante progredire dell’infezione.
L’onda che ha colpito il nostro Paese sta progressivamente investendo tutto il mondo, prima con il rinvio di molte uscite internazionali (vedi ad esempio No Time To Die), poi con la sospensione delle produzioni. Ora che la macchia del contagio si estende, anche negli States si stanno valutando provvedimenti sempre più restrittivi. La California, ad esempio, è il primo Stato americano ad imporre lo shutdown.
Di fronte alla crisi del settore, il regista Christopher Nolan, ha deciso di intervenire, chiamando tutti noi a sostenere la settima arte per salvare il futuro del cinema.
“Quando le persone pensano ai film, le loro menti tendono a volare principalmente alle star, agli studios, al glamour. L’industria cinematografica riguarda però tutti: le persone che lavorano ai banchi delle concessioni, quelle che gestiscono le attrezzature, che staccano i biglietti, che gestiscono le prenotazioni, che si occupano di marketing o che puliscono i bagni delle sale. Gente normale, pagata su base oraria…”
Con il suo appello Christopher Nolan vuole farci capire l’altissimo valore sociale del cinema, che non è “solo” arte, ma parte integrante e imprescindibile delle vite di tutti noi:
“Spero che le persone riescano a vedere la nostra comunità per ciò che è davvero: una parte vitale della nostra società, che da lavoro a molti e intrattenimento per tutti… Come cineasta so che il mio lavoro non potrebbe mai trovare compimento senza il pubblico che lo accoglie e senza questi lavoratori.”
In questa fase storica senza precedenti, il regista pone l’accento sulle difficoltà dell’industria, invitando tutti noi ad aiutare i cinema. Ora più che mai hanno bisogno del nostro aiuto:
“Oltre agli aiuti che i lavoratori devono necessariamente ricevere dal governo, la nostra comunità ha bisogno di una partnership fra gli Studios che sia lungimirante e strategica. Le ultime settimane ci hanno ricordato, se ce ne fosse stato il bisogno, che esistono cose nella vita molto più importanti che andare al cinema. Se si considera però ciò che i cinema ci danno, non sono poi così tante.”
Non tutto è perduto però. Quando tutto sarà finito, il cinema tornerà ad essere centrale nelle nostre vite, uno spiraglio di luce dopo le tenebre, una boccata d’aria dopo l’apnea. Proprio in virtù della sua fondamentale funzione sociale, la settima arte ha bisogno di tutti noi ora più che mai:
“I cinema sono caduti nell’oscurità e così resteranno per un po’ di tempo. Ma i film, a differenza dei prodotti invenduti o degli interessi non riscossi, non perdono il loro valore. Gran parte di questa perdita a breve termine sarà recuperabile. Quando la crisi passerà, la necessità di contatto umano, il bisogno di vivere, amare, ridere e piangere tutti insieme, sarà più dirompente che mai. La combinazione di questa richiesta e la promessa di nuovi film, potrebbe dare nuova linfa alle economie locali e portare miliardi all’economia nazionale. Non lo dobbiamo solo ai lavoratori dell’industria cinematografica americana, lo dobbiamo a noi stessi. Abbiamo bisogno di ciò che i film possono offrirci.”
Un appello accorato e giusto quello di Christopher Nolan, che non possiamo non condividere. Se anche voi sentite vostra questa “missione”, condividete le parole del regista. Restiamo uniti, sosteniamo il cinema!
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