Spider-Man: Tutti i film dal peggiore al migliore |Classifica

I film dedicati a Spider-Man si sono moltiplicati negli ultimi anni. Così abbiamo deciso di stilare una classifica per dirvi quale secondo noi è il migliore

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3. Spider-Man: Across the Spider-Verse,  Joaquim Dos Santos, Kemp Powers, Justin K. Thompson, 2023

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A cura di Nicolò Mazzoni

Con questo film diventano due le pellicole animate a tema Spider-Man marchiate Marvel per il grande schermo e se questi sono i risultati, probabilmente dovrebbero farne di più. In Across the Spider-Verse tutto funziona quasi alla perfezione. Le animazioni sono di altissimo livello e chi se n’è occupato non ha di certo tirato il freno a mano, osando e spingendosi verso lidi inesplorati per questo tipo di tecnica. La forza del secondo film avente nuovamente come protagonista lo Spider-Man di Miles Morales sta però nella sua sceneggiatura matura, coinvolgente ed emozionante.

Circa un anno dopo gli eventi del primo film, Miles viene raggiunto da Gwen, entrata in una squadra speciale formata da altre versioni di Spider-Man che si occupa di risolvere problemi che sorgono tra i vari universi. Il film diventa quindi un viaggio psichedelico che porta sia Miles che il protagonista attraverso la scoperta di vari mondi e di vari personaggi, fino ad alcune sconvolgenti rivelazioni finali, aventi una maturità difficilmente visibile in altri prodotti animati. Oltre ad essere uno spettacolo per gli occhi, il film è anche una continua citazione a tutto ciò che riguarda il mondo di Spider-Man, dai fumetti ai film in live action, passando per i videogiochi, con anche molte chicche ed easter egg nascoste in ogni angolo e in ogni minuto del film.

Ci sentiamo di lasciarlo comunque leggermente indietro al primo capitolo perché è quello ad essere stato effettivamente rivoluzionario, sia nel modo di vedere Spider-Man, sia nella sua effettiva messa in scena, ma questo rimane un sequel incredibile e di altissimo livello.

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2. Spider-Man – Un nuovo universo, Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman, 2019

spiderman: un nuovo universo

Un trionfo. Questa è la parola più adatta per definire Spider-Man – Un nuovo universo, opera ormai di culto e vincitore del premio Oscar nel 2019. Il film è un grande “abbraccio” a tutti i fan di Spidey, dai vecchi e irriducibili lettori fino ai più piccini amanti dell’iconico Miles Morales.

In Spider-Man – Un nuovo Universo vive l’intera cosmologia dell’Uomo Ragno. Multiversi, mondi alternativi, versioni differenti del supereroe vivono sullo schermo strizzando l’occhio a mezzo secolo di tradizione in un festival di citazioni e rimandi.

L’impianto visivo è unico nel suo genere, una commistione tra classico e contemporaneo, una tecnica definita dagli autori come “rivoluzionaria”. Il tentativo di sposare le tecniche classiche della nona arte e la più moderna CGI regala un esperienza visiva unica nel suo genere. Tra lavori in 2D e programmazione, tra matite e tastiere, Spider-Man – Un nuovo universo emerge come una luce nel mondo dell’animazione riuscendo a centrare l’obiettivo prefissatosi, vale a dire quello di far immergere dinamicamente il lettore in una storia che fa dell’omaggio all’arte del fumetto supereroistico la propria vocazione.

A cura di Luca Varriale

1. Spider-Man 2, Sam Raimi, 2004

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Uno dei migliori cinecomic mai realizzati. Raimi è in forma smagliante. Evidentemente galvanizzato dal successo del primo film, tira fuori un’opera quasi senza sbavature. La lotta interiore di Peter, combattuto tra il senso del dovere di essere Spider-Man e il voler lasciare tutto per stare con MJ è il fil rouge che attraversa l’intera vicenda. Il villain scelto è perfettamente compatibile con questa idea introspettiva di Raimi. Il Dottor Octopus, interpretato da un sontuoso Alfred Molina, infatti, non è malvagio. Al contrario, è un genio della fisica che viene soggiogato dai suoi stessi esperimenti e che diviene, suo malgrado, un criminale. Lo spettatore non riesce ad odiare Doc Ock, per quanto compia gesti indicibili, come la strage dell’equipe medica all’inizio della sua trasformazione, girata da un Raimi vecchio stile, che ci ha ricordato le avventure di Ash ne L’armata delle tenebre.

Visivamente il film è eccellente, alcune sequenze sono ormai entrate nell’immaginario collettivo. Il momento nel quale Spider-Man ferma a mani nude e senza maschera un treno lanciato in corsa è il simbolo di questo film. La lotta interiore tra ciò che è giusto e ciò che facile, viene prepotentemente esemplificata in questa splendida sequenza. Il combattimento finale e la redenzione del villain, che torna a essere Otto Octavius, è una vera goduria visiva e registica. Anche Tobey Maguire, non sempre ispiratissimo nei suoi lavori, in questo che è il film più intimista della trilogia, risulta assolutamente calato nella parte, rivelando uno Spider-Man dubbioso e impaurito. Una vera perla, vedere per credere.

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